mercoledì 6 maggio 2015

Domande aperte di Economia dei Gruppi Aziendali - Lezione XV - Slide 355-398

340 commenti:

  1. Si possono dirottare gli utili per motivi fiscali?

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    1. Dirottare gli utili per motivi fiscali è vietato dalla legge. Effettuare scambi di questo tipo può risultare lecito per il fisco, ma c'è bisogno di rettifiche nella dichiarazione dei redditi. Se gli scambi sono avvenuti a un prezzo vantaggioso rispetto al "prezzo normale", che corrisponde al prezzo che sarebbe stato pattuito sul libero mercato tra operatori indipendenti, bisognerà effettuare delle rettifiche in eccesso al fine di allineare il reddito imponibile al valore che avrebbe raggiunto nel caso in cui tali scambi fossero stati effettuati a condizioni di mercato. Quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso il dirottamento degli utili?

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    3. I possibili obiettivi possono ricomprendere ragioni di tipo fiscale, coprire delle perdite, evitare di erogare dividendi alle minoranze e evitare pretese dei dipendenti

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  2. Cos’è il bilancio fiscale consolidato e perché è stato introdotto?

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    1. Il consolidato fiscale non è un bilancio consolidato, bensì una dichiarazione dei redditi congiunta.
      Il gruppo si presenta come un'unica entità fiscale e il reddito imponibile da tassare è unico.
      Ciò consente di evitare di applicare i prezzi interni di trasferimento e portare perdite nelle società con utili elevati.

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  3. Il pregiudizio arrecato dal dirottamento di utili chi può colpire?

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    1. - I soci di minoranza con minori dividendi
      - i dipendenti delle società residente nel paese ad alta fiscalità, quando la parte variabile della loro remunerazione è ancorata alla redditività netta dell’ impresa
      - i creditori se il peggioramento dei margini di redditività della società residente nel paese con più alta fiscalità non consenta l’integrale servizio del debito, talora sfiorando l’insolvenze
      - il fisco

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    2. Con tale pratica l'impresa può arrecare un danno nei confronti dei:
      1 i soci di minoranza, che riceveranno in minor parte o per niente i dividendi
      2 i dipendenti in possesso di stock option del paese ad alta tassazione (per la parte variabile della remunerazione che è ancorata al reddito netto dell'impresa)
      3 i creditori finanziari che vedono soddisfatto il loro credito solo in parte o per niente
      4 il fisco del paese ad alta tassazione, che incassa meno tasse (si parla del fenomeno della cosiddetta "erosione della base imponibile")

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  4. In che modo le minoranze possono far ricorso contro il dirottamento degli utili da parte della holding?

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    1. ricorrendo all’articolo 2497 per il risarcimento del danno. Vedi slide 392

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    2. Gli azionisti di minoranza possono ricorrere all'art.2497 il quale impone alla società di rispondere dei danni arrivati a minoranze e stakehlders

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    3. Con l'articolo già citato, a meno che la società non ne abbia comunque tratto vantaggi per il fatto di appartenere al gruppo!

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    4. Per la teoria dei vantaggi compensativi, la holding può non risarcire la società se dimostra che il danno è compensato da un vantaggio derivante dall'appartenenza della società stessa al gruppo. Dunque tale vantaggio è maggiore del danno che ha subito.

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    2. Si ritiene che le matrici ADE e ADEF possono essere utili, principalmente, nei seguenti casi:
      -analisi della significatività dello studio dei bilanci delle singole società controllate e del bilancio consolidato del gruppo
      -interpretazione dell'informazione del settore
      -scelta dei metodi più opportuni per la valutazione del capitale economico della controllante, delle controllate e del gruppo
      -valutazione della capacità di credito della controllante e delle controllate da parte di una banca
      -assegnazione del racing sul credito al gruppo e alle singole controllate
      -scelta del sistema di incentivazione e premiazione dei responsabili delle varie unità produttive controllate
      -valutazione della responsabilità degli amministratori della controllante e delle controllate

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  6. Nella matrice ADE a quale tipo di controllo facciamo riferimento?

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    1. Facciamo riferimento al controllo di tipo sostanziale, esso infatti prescinde dagli strumenti utilizzati per la realizzazione dello stesso.

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  7. Qual è la differenza tra la matrice ADE e ADEF?

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    1. Nella matrice ADE vengono considerati il livello di autonomia decisionale e quello di autonomia economica mentre nella matrice ADEF consideriamo anche la finalità dell’unità produttiva che può essere strumentale o meno al raggiungimento del fine delle altre unità del gruppo.

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  8. La società captive può essere oggettivamente durevole?

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    Risposte
    1. Le società captive scambiano beni e servizi all’interno del gruppo quindi queste possono essere considerate unità oggettivamente durevoli solo quando riescono a sopravvivere anche se portate al di fuori del gruppo

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    2. Dipende in quanto Le società captive scambiano beni e servizi esclusivamente all'interno del gruppo, ma se portate al di fuori del gruppo potrebbero riuscire comunque a sopravvivere e sviluppare un loro business.

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    3. Dipende, se hanno una capacità distintiva in grado di farla sopravvivere e sviluppare al di fuori del gruppo allora la società potrà raggiungere l’equilibrio economico oggettivamente durevole.

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    4. Dipende.
      Sono oggettivamente durevoli se riescono a sopravvivere anche al di fuori del gruppo.

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  9. Cosa si intende per prezzi interni di trasferimento?

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    1. I prezzi interni di trasferimento sono i prezzi che vengono utilizzati negli scambi infragruppo che non sono allineati ai prezzi di mercato, ma solitamente sono più bassi dal momento che sono relativi a scambi soggetti a minor rischi (in particolare di credito)

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  10. Nella bilancio in particolare nella sezione dedicata alle parti correlate quali rapporti devono essere riportati?

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    1. Tutti i rapporti con parti correlate non facenti parte del gruppo, in quanto le operazioni intragruppo devono essere elise al momento del consolidamento.

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  11. In che modo vengono danneggiati gli azionisti di minoranza, i dipendenti i creditori e l’erario quando vengono dirottati gli utili? Chi viene maggiormente danneggiato?

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    Risposte
    1. Gli azionisti di minoranza sono danneggiati in quanto li privo di utili che gli spettano, spostandoli dalla società di cui detengono le azioni alla holding. i creditori sociali, tra cui anche i dipendenti, vengono danneggiati nel momento in cui, svuotando una società dei propri utili, questa non può far fronte ai suoi impegni di pagamento, quindi non può onorare i suoi debiti nei confronti di tali creditori. l'erario è danneggiato se vendo sottocosto da una società A a una estera B, quindi aumento gli utili della società B che non vengono tassati.

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    2. L'erario viene danneggiato in quanto il dirottamento di utili in paesi a fiscalità privilegiata influisce in modo negativo sulle entrate fiscali. I soci di minoranza vengono danneggiati in quanto l'operazione potrebbe causare minori dividendi; i dipendenti nel caso in cui la loro remunerazione sia basata sulla redditività d'impresa (attraverso stock options); i creditori sociali nel caso in cui il peggioramento della redditività della società influisce sulla solvibilità della stessa.

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    3. l'entità dei danni dipende dalla situazione, ma possiamo affermare che le parti danneggiate saranno colpite in questo modo:
      i soci di minoranza riceveranno in minor parte o per niente i dividendi;
      i dipendenti in possesso di stock option del paese ad alta tassazione: la parte variabile della remunerazione è ancorata al reddito netto dell'impresa, dunque sarà minore;
      i creditori finanziari vedranno soddisfatto il loro credito solo in parte o per niente;
      il fisco del paese ad alta tassazione incasserà meno tasse (si parla del fenomeno della cosiddetta "erosione della base imponibile")

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  12. Perché il dirottamento di utili per ragioni fiscali è vietato dalla legge?

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    1. Perché è pregiudizievole nei confronti delle minoranze in quanto si riflette in minori dividendi, dei dipendenti in possesso di stock option, dei creditori sociali e del paese ad alta tassazione.

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    2. perchè può arrecare un danno nei confronti dei:
      1 i soci di minoranza, che riceveranno in minor parte o per niente i dividendi
      2 i dipendenti in possesso di stock option del paese ad alta tassazione (per la parte variabile della remunerazione che è ancorata al reddito netto dell'impresa)
      3 i creditori finanziari che vedono soddisfatto il loro credito solo in parte o per niente
      4 il fisco del paese ad alta tassazione, che incassa meno tasse (si parla del fenomeno della cosiddetta "erosione della base imponibile")

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  13. Cosa intendiamo con i prezzi interni di trasferimento e quando si formano?

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    1. Sono i prezzi che riguardano gli scambi all'interno del gruppo.

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    2. I prezzi interni di trasferimento sono i prezzi che vengono utilizzati negli scambi infragruppo che non sono allineati ai prezzi di mercato, ma solitamente sono più bassi dal momento che sono relativi a scambi soggetti a minor rischi (in particolare di credito).

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  14. Che cosa sono i covenants finanziari?

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    1. Covenant finanziari sono accordi tra un'impresa e i soggetti che la finanziano e tutelano questi ultimi dai possibili danni derivanti da una gestione eccessivamente rischiosa dei finanziamenti concessi

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  15. Possiamo inserire nella matrice ADE una unità soggettivamente durevole?

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  16. Quali parti sono danneggiate principalmente dal dirottamento degli utili?

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    1. Le parti dannegiate sono:
      - i soci di minoranza con minori dividendi;
      - i dipendenti delle società residente nel paese ad alta fiscalità, quando la parte variabile della loro remunerazione è ancorata alla redditività netta dell’ impresa;
      - i creditori se il peggioramento dei margini di redditività della società residente nel paese con più alta fiscalità non consenta l’integrale servizio del debito, talora sfiorando l’insolvenze;
      - il fisco.

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  17. Come si risolve a "livello fiscale" il fatto che non esista l'obbligo di scambiare beni/servizi a condizioni di mercato all'interno di un gruppo?

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    1. A livello fiscale esiste il TUIR, in particolare l'articolo 9, che ci dice che deve essere preso in considerazione un prezzo normale e, cioè, il prezzo che sarebbe stato pattuito sul libero mercato tra operatori indipendenti. Nel caso in cui non sia stato utilizzato il prezzo di mercato dovranno essere fatte delle rettifiche in aumento o in diminuzione tali da determinare il reddito imponibile reale.

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  18. Cosa va inserito sull'asse delle ordinate e su quello delle ascisse della matrice ADE?

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    1. Grado di autonomia decisionale e grado di autonomia economica

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  19. Se il capitale netto di bilancio si trova al di sopra di quello di funzionamento?

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    1. Se il capitale netto di bilancio è al di sopra di quello di funzionamento significa che sto sovrastimando le attività o sottostimando le passività e questo potrebbe essere un problema in quanto la situazione economica dell’azionariato potrebbe risultare eccessivamente favorevole.

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    2. Se il capitale netto di bilancio supera il capitale netto di funzionamento vuol dire che sto sovrastimando le attività o sottostimando le passività perché voglio rappresentare più utili o ridurre perdite e come detto questo potrebbe essere un problema perché la società viene valutata in modo eccessivamente positivo.

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    3. Jessica Geraldo Schwengber6 maggio 2015 alle ore 19:05

      È da aggiungere che rappresentare una situazione eccessivamente favorevole può voler dire che chi dovrebbe intervenire ( nei casi patologici ) non lo fa in quanto è stato nascosto il vero stato di salute della società tramite la manipolazione del bilancio. La società rischia, quindi, di fare una brutta fine.

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  20. Come cambia il profilo di rischio nei tre quadranti in relazione alla slide 368?

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    1. Le società appartenenti ai 3 quadranti hanno profili di rischio molto diversi. Infatti le società appartenenti al primo, essendo oggettivamente durevoli, sopravviverebbero sia all'interno che all'esterno del gruppo (profilo di rischio basso) mentre invece le società appartenenti al secondo quadrante, definite soggettivamente durevoli, dipendono dalla condizione economica del gruppo (profilo di rischio alto). Se infatti questo non è competitivo, l'economia appartenente a tale quadrante prima o poi ne risentirà. Infine, le aziende posizionate all'interno del terzo quadrante presentano un profilo di rischio ancora maggiore in quanto non solo dipendono dal gruppo ma non riescono neanche a raggiungere l'equilibrio economico, sebbene operino con economicità.

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  21. Per stabilire il grado di autonomia decisionale/economica di una società, cosa dobbiamo analizzare?

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  23. Dove vanno a collocarsi, nell'ambito di una matrice ADE, la maggior parte delle unità produttive controllate da una holding che gestisce un gruppo con una logica patrimoniale?

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  24. Come viene rappresentato il grado di autonomia economica nella matrice ADE?

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    1. Viene rappresentato su tre livelli che variano da un minimo ad un massimo di autonomia. Quando è massimo saremo nel caso delle unità operative con piena autonomia economica: la struttura è capace di operare durevolmente in condizioni di economicità. Quando minima, le unità hanno carattere durevole solo qualora vengano supportate da altre economie: si parla quindi di vitalità economica riflessa o durabilità indotta, in quanto l’economicità può non essere raggiunta. La soluzione intermedia è il caso cui le unità produttive hanno carattere di economicità solo se inserite in altre economie: siamo nel caso assenza di vitalità economica o soggettivamente durevole dove raggiungere l’economicità significa anche raggiungere una condizione di equilibrio economico.

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  25. Cosa intendiamo con i prezzi interni di trasferimento e quando si formano?

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    Risposte
    1. I prezzi interni di trasferimento si formano nell’ambito degli scambi nel quasi-mercato di gruppo e consistono nella valorizzazione monetaria attribuita da parte della controllante alle transazioni tra consociate (ma anche tra divisioni di una stessa società). In alcuni casi differiscono dai prezzi che si determinano in libere transazioni di mercato.

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  26. Attraverso cosa si esprime il “potenziale” livello massimo di autonomia decisionale?

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    1. Attraverso l'accentramento di tutti i livelli strategici in capo ad una unica società.

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  27. Il "fine dell'unità produttiva", nella matrice ADEF, permette di individuare due aree interne alla matrice, come vengono dette?

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    1. Vengono individuate l'area delle aziende e delle non aziende

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    2. In particolare, l'area delle aziende è identificata dall'unione dei tre assi, quindi se la società è oggettivamente durevole, ha autonomia decisionale e il fine non è correlato a quello delle altre società. Una società soggettivamente durevole o a vitalità riflessa si trova per definizione nell'area delle non aziende in quanto il suo fine è necessariamente correlato a quello di altre unità.

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  28. Cosa comporta avere il capitale netto di bilancio minore del capitale di funzionamento?

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    1. Questo determina una sottostima del capitale di proprietà, creando una riserva occulta

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    3. Nel caso contrario viene sovrastimato l' attivo e sottostimato il passivo. Potrebbe essere un problema in quanto la situazione economica dell’azionariato potrebbe risultare eccessivamente favorevole.

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    4. In questo caso si vuole sovrastimare il capitale di proprietà

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  29. Nella slide 355 quale operazione permane nel bilancio consolidato?

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    1. Resta solo lo scambio con il fornitore, quindi in questo caso gli acquisti esterni.
      Nel bilancio consolidato non consideriamo gli scambi interni

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  30. Da cosa dipende il grado di autonomia decisionale?

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    1. Dalla capacità di determinare le strategie a livello corporate, competitive e funzionali. Possono esistere unità produttive che accentrano tutti i livelli strategici, ovvero che ne accentrano uno solo o nessuno.

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  31. Nella slide 355 qual è l’unico valore che rimane nel bilancio consolidato?

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    1. È gli acquisti da venditori esterni

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    2. Il valore che figura è solamente quello sorto a seguito dell'acquisto dai venditori esterni in quanto le operazioni intragruppo vengono rettificate nel bilancio consolidato.

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  32. Nella slide 355 che cosa viene rappresentato?

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    1. Viene rappresentata una compravendita infragruppo.

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    2. La società controllata A acquista dal mercato esterno per 600 e rivende alla Holding per 1000, in condizioni di quasi-mercato, cioè ad un prezzo che viene stabilito dalla controllante.

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  34. Che cosa s’intende per dirottamento di utili?

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    1. Con questo termine intendiamo il trasferimento di utili, attraverso condizioni non di mercato, da una società all'altra del gruppo

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    2. Questi utili si possono dirottare per evitare dividendi alle minoranze?

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    3. Certamente e avviene quando si fanno figurare meno utili in quella società e si spostano dove si hanno maggiori quote

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  35. Una SUBH che ha autonomia economica e decisionale a livello competitivo e/o funzionale, in quale quadrante della matrice ADE viene inserita?

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  36. Nel caso in cui una Holding che possieda ha il 100% in A e il 100% in B , ordina ad A di vendere beni e servizi sottocosto a B, chi viene danneggiato da questa operazione
    ?

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    1. La società A e i suoi azionisti di minoranza e di maggioranza, i suoi dipendenti, i suoi creditori sociali nonché il fisco.

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    2. Questo scambio porta a un dirottamento degli utili e pertanto sembrerebbe non recare danno. Non essendoci le minoranze queste non possono essere danneggiate ma non dobbiamo dimenticare i dipendenti e gli stakeholders. Inoltre bisogna tener conto che tale operazione danneggerebbe il fisco, che infatti con il T.U.I.R. ha disciplinato la rettifica di questi dirottamenti in modo da arrivare all’utile netto corretto.

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  37. Perché le unità operative vengono collocate nel V quadrante della matrice ADE?

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    1. Non necessariamente si collocano esclusivamente nel V quadrante ma, in generale, possono essere individuate in questo in quanto non posseggono alcun grado di autonomia decisionale.

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  38. Qual è un esempio di società a vitalità economica riflessa nei benefici privati del soggetto economico?

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    3. Jessica Geraldo Schwengber6 maggio 2015 alle ore 19:15

      Da non confondere unità a vitalità economica riflessa (che pur operando con economicità non raggiungono l'equilibrio economico - es ducati corse), con le unità a economia riflessa nei benefici privati del soggetto economico. In quest'ultimo caso l'unità non operano con economicità (quindi per definizione non sono aziende). Queste unità non creano valore per il gruppo ma portano dei vantaggi al soggetto economico. L'esempio può essere quello del soggetto economico di un gruppo che controlla un giornale con lo scopo di manipolare l'opinione pubblica a proprio vantaggio.

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  39. Cos'è l'unitá produttiva oggettivamente durevole?

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    1. È una unità produttiva che opera in equilibrio durevole nel medio lungo periodo anche fuori del gruppo

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    2. E’ l’unità capace di operare durevolmente in condizioni di economicità, anche qualora il soggetto economico del gruppo decidesse di abbandonare la sua gestione, ovvero il suo controllo, a favore di un altro soggetto economico che abbia adeguate abilità imprenditoriali

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  40. C'è una normativa in particolare che prevede il divieto di applicazione dei prezzi interni di trasferimento?

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    Risposte
    1. No, non c’è una normativa nel nostro codice che obbliga l’utilizzo di valori di mercato.

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  41. Se ho una holding H che controlla per il 100% A e per il 100% B ed ordina ad A di vendere sottocosto, questa operazione può danneggiare qualcuno?

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    1. Si, questa azione può danneggiare:
      -il fisco nel caso in cui le due società debbano rispondere a diversi regimi fiscali(per esempio una delle due si trova in paradisi fiscali)
      -i dipendenti della società nel caso in cui la loro remunerazione fosse ancorata per esempio a stock option
      -i creditori sociali nel caso in cui questa operazione possa portare in ultima istanza all'insolvenza della società.

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    2. si può danneggiare i creditori sociali tra i quali figurano anche i dipendenti.

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  42. Le unità che hanno vitalità economica riflessa nella matrice ADE in quale quadrante possono essere inserite?

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    2. Possono essere inserite nel XIII, nel VII o nel IX a seconda se siano unità con piena autonomia decisionale, con autonomia strategica competitiva e/o funzionale o con autonomia strategica assente.

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  43. Perché i bilanci delle singole società di un gruppo che effettuato scambi tra parti correlate possono essere inficiati dai prezzi interni di trasferimento?

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    1. Perché i PIT possono essere decisi dalla holding che può fissarli a livelli superiori/inferiori a quelli di mercato. L'imposizione di PIT da parte della holding può pertanto influire notevolmente sui bilanci delle società controllate.

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    2. Quale bilancio mi conviene analizzare in questo caso?

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  44. Che cosa s'intende per dirottamento di utili per ragioni di tipo economico, in riferimanto alla slide 362?

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    1. Quando si esegue un dirottamento di utili per ragioni di tipo economiche (ad esempio si vuole evitare di far uscire una società controllata X con una perdita per evitare di compromettere rapporti con finanziatori esterni), sorge il problema della copertura della perdita. A questo punto entra in "gioco" la distinzione tra capitale netto di bilancio e capitale netto di funzionamento. Se il primo supera il secondo allora starò sovra stimando il capitale netto di bilancio. Viceversa se il secondo supera il primo starò sotto stimando il capitale netto di bilancio. È la prima condizione quella più problematica in quanto si mostra una condizione "favorevole" per l'azienda che in realtà così non è. Nella seconda ipotesi invece si avrà solitamente una generazione di riserve occulte.

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  45. Qual è la differenza tra la matrice ADE e quella ADEF?

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    1. La caratteristica della matrice ADEF è la terza dimensione ossia il fine dell'unità produttiva se è autonoma o legata ad altre unità del gruppo

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    2. Nella ADEF in aggiunta viene inserita una terza dimensione che riguarda il fine dell'unità produttiva strumentale o meno al raggiungimento del fine di altre unità del gruppo.

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  46. Il grado di autonomia economica è indipendente dall’autonomia decisionale?

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    1. si, è possibile trovare ad esempio unità oggettivamente durevoli ma con autonomia strategica solo a livello competitivo.

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    2. il grado di autonomia economica non è, di solito, indipendente dall'autonomia decisionale. Un' unità soggettivamente durevole non potrà mai godere di autonomia decisionale su tutti i livelli strategici, in quanto dovrà intrattenere rapporti con le altre consociate che ne consentono la durabilità. lo stesso vale per le unità a vitalità economica riflessa alle quali vengono delegate le scelte strategiche funzionali e raramente quelle competitive. Quindi, le unità produttive del gruppo difficilmente saranno inserite nel quadranti 4 e 8 della matrice ADE che prevedono simultaneamente sia un elevato grado di autonomia decisionale sia un basso grado di autonomia economica

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    3. il grado di autonomia economica non è, di solito, indipendente dall'autonomia decisionale. Un' unità soggettivamente durevole non potrà mai godere di autonomia decisionale su tutti i livelli strategici, in quanto dovrà intrattenere rapporti con le altre consociate che ne consentono la durabilità. lo stesso vale per le unità a vitalità economica riflessa alle quali vengono delegate le scelte strategiche funzionali e raramente quelle competitive. Quindi, le unità produttive del gruppo difficilmente saranno inserite nel quadranti 4 e 8 della matrice ADE che prevedono simultaneamente sia un elevato grado di autonomia decisionale sia un basso grado di autonomia economica

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  47. Il pregiudizio arrecato dal dirottamento degli utili nei paesi a bassa fiscalità, oltre l'erario, chi può colpire?

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    1. - i soci di minoranza con minori dividendi;
      - i dipendenti delle società residente nel paese ad alta fiscalità, quando la parte variabile della loro remunerazione è ancorata alla redditività netta dell’impresa;
      - i creditori se il peggioramento dei margini di redditività della società residente nel paese con più alta fiscalità non consenta l’integrale servizio del debito, talora sfiorando l’insolvenze;
      - il fisco.

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  48. cosa s'intende per effetto autovelox?

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    1. Per effetto autovelox si intende la realizzazione di scambi interni al fine di sistemare i bilanci delle società controllate o della holding con l'avvicinarsi del 31/12. Abbiamo a tal proposito fatto l'esempio di una holding H che controlla 3 società A B e C al 100% le quali si trovano in perdita. H per eliminare queste perdite potrebbe ordinare ad A di acquistare da un fornitore materie per 100. Da qui si innescherà un meccanismo secondo il quale A venderà a B a 200 per eliminare la sua perdita, B lo venderà a C a 300 e C ad H a 400. Alla fine tutte le società avranno sanato le loro perdite e nella holding comparirà un costo di 400 che potrà essere compensato da un valore delle rimanenze dello stesso ammontare nel caso in cui le stime non vengano fatte secondo ragionevolezza e prudenza (in realtà il valore delle rimanenze è 100). Per questo motivo è di fondamentale importanza vedere il bilancio consolidato e non quello delle singole società, nel consolidato non compariranno tutti gli scambi infragruppo ma solo l'acquisto di 100 della società A da un fornitore.

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    2. Le imprese in chiusura di periodo tendono a fare scambi interni per siatemare una situazione presumibilmente poco positiva

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  49. Un’unità produttiva inserita nel IX quadrante può essere considerata azienda?

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    2. no perchè mancano i caratteri di aziendalità, in particolare non è un'unità oggettivamente durevole e non ha autonomia decisionale almeno a livello competitivo.

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  50. Perché è importante l articolo 2497- sexies?

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    1. Perché viene sviluppato su delle presunzioni, al fine di individuare società sottoposte ad attività di direzione e coordinamento

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    2. Credo perchè la sussistenza di un rapporto di controllo (di fatto o di diritto) e il consolidamento del bilancio di una controllata sono una "presunzione semplice" di direzione e coordinamento (non lo implicano).

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  51. Per quali scopi si può dirottare un utile?

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    1. Un utile si può dirottare per fini: fiscali, per coprire perdite, per evitare dividendi alle minoranza ed infine per evitare pretese dai dipendenti

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  52. E' più grave sottostimare o sovrastimare il capitale netto di bilancio?

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    1. È più grave sovrastimare il CNB perche rappresento una situazione dell’azienda favorevole, quando in realtà non lo è, e chi potrebbe intervenire per aiutarla non può farlo (per chiarire si pensi nel caso in cui un individuo vada al alterare i valori delle proprie analisi prima di presentarle al medico: se le peggiora, ma in realtà stava bene, non arrecherà un grave danno a se stesso, infatti nella peggiore delle ipotesi dovrà fare degli accertamenti “inutili”; il problema più grave certamente si rileverà se i valori vengono alterati positivamente ma in realtà l’individuo non sta molto bene, il medico non potrà somministrare cure all’individuo malato poiché pensa che non stia male).

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  53. Perchè quando prevale un’integrazione economica nella matrice ADE le società sono rappresentate quasi tutte in un unico quadrante? Vedere GEOX

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    1. sono rappresentate tutte in un quadrante perchè c'è un elevato grado di integrazione economica e quindi le società sono SOGGETTIVAMENTE DUREVOLI e godono solamente di autonomia strategica competitiva e/o funzionale

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  54. Quali sono i vantaggi per l'impresa che attua il dirottamento degli utili?

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    1. - Per ragioni fiscali
      - Per coprire le perdite
      - Per evitare di dare dividendi alle minoranze
      - Per evitare le pretese dei dipendenti

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  55. Secondo le ipotesi della slide 363 chi trae vantaggio dallo scambio effettuato a un prezzo diverso da quello di mercato?

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    1. La società A conseguirà meno utili danneggiando gli azionisti di minoranza a vantaggio della Holding. Questo però potrebbe far promuovere, da parte degli stessi azionisti, un'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della società A (secondo l'articolo 2497) a meno che non si realizzino dei vantaggi compensativi per la stessa società che annullino il danno subito.

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  56. Perché la Holding alfa nella slide 372 si pone ad un livello più alto rispetto al punto massimo della matrice ?

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    1. Perché questa configurazione rispecchia il fatto che la Holding non accentra in maniera totalitaria le strategie corporate, competitive e funzionali. Infatti la sub-holding “Beta” è posta al confine tra il I e II quadrante.

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  57. La normativa fa riferimento al concetto di attività di direzione e coordinamento?

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    1. Non esistono riferimenti normativi riguardo l'attività di direzione e coordinamento (come per il controllo), perciò si fanno rientrare in tale attività:
      - l'emanazione di direttive sulla politica finanziaria e creditizia, in modo tale da influenzare in modo rilevante l'attività operativa delle controllate;
      - la formulazione delle direttive strategiche e la verifica della loro esecuzione;
      - la predisposizione di piani strategici industriali, finanziari e di budget di gruppo;
      - l'influenza abbastanza rilevante, tramite contratti, patti parasociali o clausole statutarie, sulla gestione sociale e sull'attività operativa;
      - la politica di distrubuzione dei dividendi delle controllate.
      Il concetto di controllo invece è esplicitato nell'art.2359 c.c..

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  58. Le società Captive possono essere inserite nel primo quadrante della slide 368?

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    1. Dipende perché la società captive ha la caratteristica di scambiare beni e servizi all’interno del gruppo ma anche un’unità captive può essere oggettivamente durevole dipende se riesce a sopravvivere e a far meno degli scambi con il gruppo.

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  59. La società captive può essere un’unità in equilibrio oggettivamente durevole?

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    2. Le unità captive sono unità che scambiano beni e servizi solo all'interno del gruppo.Potrebbero però sopravvivere anche all'esterno del gruppo,quindi possono essere considerate unità in equilibrio oggettivamente durevole

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  60. Risposte
    1. il prezzo normale è il prezzo che sarebbe stato pattuito sul libero mercato tra operatori indipendenti

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  61. qual'è la differenza tra le unità D, E ed F nella slide n 372 ?

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    1. la differenza sta nella vitalità economica e nell' autonomia decisionale

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    2. Le società controllate "D" ed "E" sono prive di autonomia strategica, economicamente autonome solo se inserite in altre economie ; la società F ha invece un'autonomia strategica competitiva e/o funzionale, durevole solo se supportata da altre economie

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  62. Le azioni di dirottamento degli utili sono azioni illegali?

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    1. Si, sono vietate perchè pericolose.

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    2. Sì. il dirottamento degli utili è vietato dalla legge in quanto risulta pregiudizievole nei confronti di diverse categorie, ovvero: delle minoranze in quanto si riflette in minori dividendi, dei dipendenti in posseso di stock option del paese ad alta tassazione e dei creditori sociali.

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  63. In che modo possono essere trasferiti capitali da una controllata all'altra senza ledere gli interessi delle minoranze della società finanziatrice?

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    1. Con un finanziamento a tasso di mercato o con compensazione con altri vantaggi offerti della controllata che riceve il finanziamento

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  65. Se una controllata acquista fattori all’esterno e poi li rivende all’interno del gruppo, cosa appare nel bilancio consolidato?

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    1. Se la controllata A acquista fattori dall esterno e poi li vende alla holding, tali fattori verranno registrati come ricavo per la controllata e come costo per la holding. Ma nel bilancio consolidato questo non appare, infatti l unico movimento risulterà essere l acquisto iniziale con l'esterno

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  66. Qual è l utilità della matrice ADE e quale quella della matrice ADEF?

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    1. Si ritiene che le matrici ADE e ADEF possono essere utili, principalmente, nei seguenti casi:
      -analisi della significatività dello studio dei bilanci delle singole società controllate e del bilancio consolidato del gruppo
      -interpretazione dell'informazione del settore
      -scelta dei metodi più opportuni per la valutazione del capitale economico della controllante, delle controllate e del gruppo
      -valutazione della capacità di credito della controllante e delle controllate da parte di una banca
      -assegnazione del racing sul credito al gruppo e alle singole controllate
      -scelta del sistema di incentivazione e premiazione dei responsabili delle varie unità produttive controllate
      -valutazione della responsabilità degli amministratori della controllante e delle controllate

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  67. Da cosa sono caratterizzate le società a vitalità economica riflessa per i benefici privati del soggetto economico?

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    1. Sono quelle società che non generano valore, non operano con economicità e non raggiungono equilibrio economico, ma tuttavia rimangono in vita per degli interessi privati degli imprenditori. Esse non possono essere inserite nel terzo quadrante del grado di autonomia economica, proprio perché esse non operano con economicità.

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    2. Solitamente sono società che operano in perdita ma che portano un vantaggio al soggetto economico. Un esempio possono essere i Media, come i quotidiani, che possono essere usati dagli editori "impuri" per influenzare le masse

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  68. Perché le unità che si collocano nel grafico a pagina 378 possono essere qualificate come imprese?

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    1. posso esser qualificate come imprese perché sono unità che hanno autonomia decisionale ad esempio su strategie corporate competitive e funzionali, sono inoltre oggettivamente durevoli ed hanno un fine specifico non correlato con le altre unità.

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  69. Ci sono unità soggettivamente durevoli che però possono dipendere da altre economie?

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    1. Si accade nel caso del controllo non equity; ad esempio in società che dipendono da un unico fornitore.

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  70. Cosa ci porta ad individuare la matrice ADEF e perché?

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    1. ci porta ad individuare le aziende perché per definizione sono unità oggettivamente durevoli con autonomia decisionale competitiva inoltre il fine è correlato con quello delle altre unità.

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  71. Per essere accettate dal gruppo le unità prive di vitalità economica e quelle a vitalità economica riflessa devono operare con economicità?

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    1. Entrambi le unità devono operare con economicità, quindi creare valore. Per le unità prive di vitalità economica operare con economicità significa anche raggiungere una condizione di equilibrio economico, mentre per le unita a vitalità economica ridotta l’equilibrio economico può anche non essere raggiunto (il loro valore è trasferito ad altre unità)

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  72. Una unità soggettivamente durevole può avere un fine non strumentale a quello delle altre unità?

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    1. Jessica Geraldo Schwengber6 maggio 2015 alle ore 19:23

      Le unità soggettivamente durevoli per definizione hanno un fine correlato in quanto trovano nei gruppi la condizione per la propria sopravvivenza.

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  73. Che cosa si intende per effetto autovelox?

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    1. L’effetto autovelox è un meccanismo attraverso il quale al 31/12 la Holding è in grado di rettificare eventuali perdite che abbiano registrato le società facenti parte del gruppo.
      Es. Ipotizziamo che il nostro gruppo sia composto dalla Holding e da 3 società controllate A, B e C.
      Ipotizziamo, inoltre, che al 31/12 le società controllate A, B e C abbiano cumulato delle perdite pari 50 ognuna. Per rettificare queste perdite la Holding può ordinare alla società controllata A di acquistare dei fattori produttivi da un Fornitore esterno per un valore pari a 100, per poi fare in modo che la società controllata A le venda alla società controllata B ad un prezzo pari 200. In questo modo la perdita di A pari a -50 si trasformerà in utile pari +50. A sua volta la società controllata B venderà alla società controllata C tali fattori ad un prezzo di 300, cosi la perdita di B pari a -50 si trasformerà in utile pari +50. Lo stesso meccanismo sarà poi applicato da C che venderà tali fattori produttivi alla Holding stessa ad un prezzo pari a 400. A questo punto la Holding invece di valutare tali fattori secondo un criterio di valutazione ragionevole e prudente (ovvero per un valore pari a 100, che rappresenta il prezzo di mercato di tali fattori produttivi) li valuterà 400 andando a rettificare il costo delle rimanenze sostenute dal gruppo.

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  74. Nella matrice ADEF dove trovano collocazione le aziende?

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    1. Trovano collocazione nel primo e secondo quadrante, in corrispondenza del NO della leva” fine dell’unità produttiva strumentale al raggiungimento del fine di altre unità del gruppo”. Sono questi infatti gli unici due quadranti compatibili con il possesso dei caratteri di aziendalità da noi conosciuti.

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  76. Una società captive può essere configurata nel primo quadrante del grado di autonomia economica?

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  77. Perchè operare con economicità in un'unità a vitalità economica riflessa può portare a una condizione di equilibrio economico a livello di gruppo anche se nell'unità stessa l'equilibrio economico non viene raggiunto?

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    1. Perchè queste unità, anche se non raggiungono l'equilibrio economico offrono benefici alle altre aziende del gruppo.

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  78. Dal momento che la normativa tace sull'argomento, quali attività potrebbero rientrare nelle attività di direzione e coordinamento?






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    1. L'influenza sulla gestione sociale e sulla sua attività operativa;
      L'emanazione di direttive sulla politica finanziaria e creditizia, acquisizioni, dismissioni e concentrazioni di partecipazioni/attività;
      La politica di distribuzione dei dividendi delle controllate
      Formulazione sistematica delle direttive strategiche e la verifica della loro esecuzione;
      Predisposizione di piani strategici, industriali, finanziari e di budget di gruppo.

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