martedì 26 maggio 2015

Lezione III - Seconda Parte (Ing. Luigi Vivian): Il procurement nei gruppi aziendali

63 commenti:

  1. Che cosa è il procurement? in quante fasi si articola?

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    1. Il procurement è il processo per l'approvvigionamento da terzi di beni e prestazioni. Esso si articola in diverse fasi, alcune delle quali vedono come attore la funzione approvvigionamenti mentre in altre tale funzione non svolge il ruolo di protagonista. ( es.programmazione degli approvvigionamenti, che spetta alla produzione)

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    2. Le fasi sono principalmente 13. Ad esse se ne aggiungono 4 ulteriori se si considerano altri processi legati al procurement. Per quanto riguarda la descrizione delle singole fasi consulta la seconda slide dell' Ing. Vivian

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  2. A chi è indirizzata la richiesta d'offerta?

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    1. La richiesta d'offerta viene generalmente inviata a fornitori considerati "qualificati" in quanto la Astaldi ha già operato con essi o è comunque capace di esprimere un giudizio in merito ad essi sulla base delle informazioni disponibili.

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  3. Quali attività gestisce il procurement manager?perchè è importante?

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    1. È una figura professionale in grado di gestire variabili e strumenti articolati, prendere scelte complesse e coordinare le esigenze dei diversi attori coinvolti nel processo di acquisto o affidamento a terzi.

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    2. Nel mondo di oggi ogni industria ha bisogno sempre più di buyer professionisti. A tal proposito la figura del procurement manager può fare realmente la differenza per il business delle imprese.

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  4. Quali sono i difetti che presenta la struttura organizzativa raffigurata a pag. 22 delle dispense secondo il Dottor Vivian?

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    1. I difetti che troviamo in tale struttura sono essenzialmente due:
      -non sono specificati gli specialisti che si occupano delle varie categorie merceologiche;
      -la funzione di procurement non risulta vicina ai luoghi dove le forniture e gli approvvigionamenti dovranno essere effettuati, in quanto la Astaldi non dispone di unità localizzate nei diversi mercati.
      Quale potrebbe essere una soluzione a tali difetti?

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    2. Sicuramente è possibile risolvere tali difetti con una struttura più complessa avente dei procurement manager specializzati per le diverse categorie di prodotto. Rimane inoltre di fondamentale importanza avere una funzione centrale che si occupi della pianificazione degli acquisti, della formazione del personale e della gestione dei magazzini.
      In tale struttura vengono inoltre inseriti manager con il compito di coordinare le diverse unità delocalizzate nei diversi mercati in cui opera Astaldi, in modo da permettere all'ufficio centrale di pianificare strategie a livello centrale mantenendo un alto livello di integrazione con le unità delocalizzate.

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  5. Quali sono i problemi relativi al funzionigramma riferiti alla slide n. 22?

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    1. Secondo l'Ing. Vivian, avendo Astaldi un ampio business sulle grandi commesse ed essendo presente in diverse aree geografiche, si riscontrano due problemi fondamentali: per prima cosa mancano i ruoli degli specialisti di categoria merceologica e per seconda cosa non siamo in presenza di una struttura che si può dirsi "vicina" ai luoghi dove forniture e progetti devono realizzarsi.

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  6. Per quale motivo la programmazione degli approvvigionamenti in un'impresa è governata dalla funzione della produzione?

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    1. Perché l'ufficio produttivo è considerato come l'attore principale (owner) in quanto appunto "produttore di qualcosa". Nella programmazione degli approvvigionamenti, l'ufficio medesimo fornisce solo degli strumenti (informatici) all'ufficio produttivo che invece è il responsabile della programmazione stessa. Infatti il procurement in tale ambito riveste solo la funzione di servizio.

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  7. Perché è importante la fase di pianificazione e da chi viene svolta?

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    1. La fase di pianificazione degli approvvigionamenti è fondamentale in quanto in sua assenza non si potrà effettuare il servizio di procurement. Se non si effettuasse tale fase, si dovrebbero poi svolgere interventi "spot" che si rivelerebbero però nè efficienti nè efficaci. La fase di pianificazione è svolta dalla produzione e non dall'ufficio approvvigionamenti.

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  8. La scelta del fornitore si basa solo su criteri di prezzo?

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    1. No, infatti la scelta del fornitore si effettua anche su altri criteri. A tal proposito l'ing. Vivian ha posto enfasi sul criterio di conformità al D.Lgs. 231/2001 ma importanti si rivelano anche i criteri di specializzazione personale e capacità tecniche.

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    2. Io aggiungerei che uno degli obiettivi principali della scheda di valutazione del fornitore è proprio quello di valutare il fornitore non solo per il prezzo, ma anche per la qualità della prestazione, valutando quindi sia il prodotto in sé che il modo in cui viene realizzato; oltre il rispetto da parte del fornitore dei tempi di consegna stabiliti, senza tralasciare l'importanza della qualità della consegna, ovvero che la merce sia conforme a quanto pattuito.

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  9. Cosa si intende per "modello idraulico" del procurement?

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    1. Il modello idraulico del procurement viene rappresentato attraverso il modello del ciclo passivo ossia i costi sostenuti per l'attività di procurement. Questo viene alimentato da diverse categorie merceologiche, affidamenti ed acquisti. Il procurement deve progettare le linee di adduzione ossia per ogni categoria merceologica deve avere un'ottima conoscenza del mercato, dell'andamento dei prezzi, un ottimo database di fornitori con i quali ha già stretto degli accordi quadri e commerciali. Progettazione e manutenzione delle linee di adduzione permettono di prevenire le perdite. Nel momento in cui la prevenzione di queste perdite non avviene bisogna essere in grado di individuarle e ripararle. Se aumenta il ciclo passivo aumentano i costi dell'attività e di conseguenza l'utile d'impresa diminuisce.

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  11. Cosa ha comportato l’evoluzione aziendale di Astaldi da cosiddetta “Azienda Generale” a “General Contractor”?

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    1. Si può affermare che Astaldi si è trasformata da azienda “costruttrice” ad azienda “realizzatrice”. La differenza non è banale in quanto questa evoluzione del ruolo ha fatto incrementare l’importanza delle voci di bilancio ascrivibili al CICLO PASSIVO, ovvero i costi produttivi sostenuti per l’attività di procurement. Il “General Contractor”, infatti, si caratterizzata principalmente per la realizzazione di progetti utilizzando società affidatarie (sub-fornitori di vario tipo accuratamente selezionati) e non per la pura realizzazione con mezzi produttivi propri. Da questo si evince l’importanza di avere un efficace ed efficiente sistema di gestione degli approvvigionamenti. Per esempio dal punto di vista reddituale, nel 2013 il ciclo passivo di Astaldi ha avuto un peso pari al 57% rispetto al totale del fatturato del Gruppo.

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  12. Quali sono i limiti del funzionigramma di astaldi rispetto alla complessità alla quale si trova ad affrontare nell'ambiente esterno?

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    1. Come possiamo vedere nella slides abbiamo le tre attività che svolge l'ufficio approvvigionamenti di astaldi (acquisto cespiti, subcontratti e gli acquisti in senso proprio) ma non presenta due elementi importanti per meglio affrontare la complessità che deve affrontare l'azienda. La prima è la mancanza di specialisti per i diversi prodotti che realizza (ponti, dighe, ospedali, ecc..) che oggi è riconducibile alle sole due divisioni acquisti Italia e estero che quindi fanno emergere la differenza geografica piuttosto che di prodotto. Il secondo difetto è rappresentato dal fatto che astaldi non é vicini ai luoghi dove forniture ed affidamenti vengo realizzati, facendo emergere una lontananza da questi cantieri dislocati nel mondo.

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  13. Com'è cambiata la struttura del procurement in Astaldi?

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    1. È stata aggiunta una striscia di specialisti, ovvero procurement manager specialisti ciascuno per il proprio prodotto. Inoltre è stata aggiunta una nuova casella fondamentale è quella della funzione che accentra la funzione di responsabilità di metodi, strumenti e gestione fabbisogni: ovvero chi sovrintende i tools necessari per svolgere il mestiere che fa astaldi. Quindi la struttura che si occupa della pianificazione degli acquisti, del vendor management, della formazione delle risorse, gestione dei magazzini ed ecc.. Il processo intellettuale é stato quello di individuare delle categorie merceologiche globali, di interesse per tutta l'azienda e strategiche, e di quelle locali dove le commesse possono fare quelle che vogliono pur essendo comunque controllate attraverso delle soglie che quando vengono superate e scattare la verifica dalla divisione centrale.

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  14. Perché nella slide 4 ( seconda sezione) è importante parlare di pianificazione di approvvionamenti ? In assenza si fa comunque procurement?

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    1. La pianificazione degli approvvigionamenti è azione imprescindibile e fondante perché in assenza non si fa procurement, infatti si soddisferebbe necessità impellente non programmata da parte del responsabile della produzione. Procurement infatti significa fare un servizio. La produzione è quella che nella società come astori, che producono è attore principale. Quindi va dato un servizio all'attore principale, se l'attore non pianifica si fanno interventi spot di difficile soluzione è che non risultano ne efficaci ne efficienti. La pianificazione non la fa l'ufficio approvvionamenti (questo utilizza strumenti ad esempio informatici) ma la produzione. Questo significa che si dipende da altri e quindi si creano disefficienze e diseconomie.

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  15. Quale è l’obiettivo della fase di valutazione del fornitore?

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    1. La valutazione del fornitore avviene attraverso l'analisi delle schede dei fornitori presenti nel portale di e-procurement. L'obiettivo è quello di compilare le schede di valutazione direttamente dal cantiere; analizzare e utilizzare i giudizi posti in essere dagli utenti che hanno accesso all'albo dei fornitori; integrare i risultati ottenuti dalle schede per il punteggio globale dei fornitori (rating finale) ed infine creare un archivio delle schede accessibile da tutti gli utenti interni. Questa fase del processo è molto importante in quanto la valutazione va in circolo in tutta l'azienda quindi l'esperienza tratta da una singola commessa diventa un patrimonio per tutto il gruppo. In questo modo il gruppo conosce tutti i vari sub appaltatori e fornitori sparsi per il mondo mettendo a fattor comune la conoscenza di uno strumento di produzione.

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  18. Che evoluzione ha avuto il ruolo del Procurement Manager?

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    1. Possiamo dire banalmente che precedentemente questa figura era un soggetto che era indirizzato a ridurre il costo dell'approvvigionamento attraverso sconti di acquisto, invece oggi è una figura più complessa e prende il nome di procurement manager. Questa figura rappresenta la figura professionale in grandi di gestire variabili e strumenti articolati, prendendo scelte complesse e coordinate alle esigenze dei diversi attori coinvolti nei processi di acquisto/affidamento a terzi.

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  19. Come viene gestito il processo di e-procurement in astaldi?

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    1. Astaldi gestisce e sviluppa il processo di procurament attraverso un portale di e-precurament. Tale strumento permette all’impresa di gestire in maniera simultanea e condivisa tutto il processo informativo caratterizzante il rapporto tra i vari fornitori e la funzione acquisti dell’azienda.
      Il portale è costituito da 3 sezioni principali:
      Modulo Negoziale: modulo che permette di inviare le richieste d’offerta consentendo di mettere a disposizione dei fornitori le specifiche tecniche/contrattuali richieste di volta in volta.
      Modulo Evm: modulo relativo alla gestione elettronica dell’albo dei fornitori/affidatari di Astaldi. All’interno di questo modulo vengo classificati i vari fornitori in base alle schede di valutazione. L’iscrizione a questo Albo avviene mediante la compilazione di un questionario tecnico che evidenzia tutte le competenze dei singoli soggetti.
      Modulo Vrm: modulo relativo alla gestione delle valutazioni preventive e consuntive con l’attribuzione semiautomatica di punteggi e dello stato di qualifica.
      Vantaggio chiave di questo strumento è la costante tracciabilità di tutto il processo con la possibilità di risalire, anche a distanza di anni, a tutte le motivazioni e giustificazioni che hanno portato all'acquisto.

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  20. Attraverso quale strumento è possibile effettuare aste online?

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  21. Quali e quanti livelli troviamo nel primo modello di framework (COSO Report I)?

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    1. Sono in tutto 5:
      1. Ambiente di controllo: un buon ambiente,in termini di valori, cultura, comportamenti può essere una buona base per il sistema di controllo.
      2. Valutazione dei rischi: tema centrale per il controllo
      3. Attività di controllo: tramite ad esempio l'introduzione della policy
      4. Informazione e comunicazione: la circolazione delle informazioni è fondamentale (vedi caso Wiston Blowing)
      5. Monitoraggio: fondamentale per la trasparenza e visibilità

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    2. Troviamo cinque livelli:
      1) ambiente di controllo che è la cultura dell’organizzazione, un buon ambiente di controllo contribuisce infatti ad una buona gestione,
      2) valutazione dei rischi che consiste nell’individuare ed analizzare i fattori che possono pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi,
      3) le attività di controllo che riguardano l’applicazione di politiche con cui garantire al management la trasmissione delle direttive,
      4) informazione e comunicazione che ha la funzione di fluidificante dei sistemi di controlli, dal momento che senza una buona gestione delle informazioni non c’è un efficace controllo,
      5) monitoraggio che garantisce tracciabilità e visibilità da parte dei controllori esterni, in modo che sia garantita la trasparenza dei processi.

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  22. Quali sono i principali difetti della struttura Astaldi?

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    1. Due difetti di Astaldi sono: non ha uno specialista di categoria e non è vicina ai luoghi in cui le consegne dovrebbero essere effettuate.

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  23. Da cosa differiscono i due modelli di framework trattati in aula?

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  24. Nelle fasi di processo, slide 15 seconda sezione, perché è importante la fase di negoziazione e la scelta del fornitore? Qual'è uno dei motivi per cui si assegna una fornitura ad un determinato soggetto?

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    1. La fase di negoziazione e di scelta di fornitore è importante in quanto ogni volta che si fa un acquisto sia di modesta entità sia di entità più importante va comunque giustificato, c'è modulistica interna condivisa con l'internal audit dove si dice perché si è scelto quel fornitore. Ci sono diversi criteri di scelta, (infatti il modulo si chiama criterio di scelta), e può essere la minima offerta, capacità tecniche. Uno dei motivi per cui si assegna una fornitura anche rilevante ad un determinato soggetto è anche quella della conformità al decreto 231.
      Non dobbiamo dimenticare che non si affida alcuna fornitura solo in base al prezzo.

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  25. Il fatto che la programmazione degli approvvigionamenti spetta alla produzione comporta delle difficoltà o delle asimmetrie?

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  26. La “Richiesta dell’offerta” tramite il “Modulo Commerciale” consente di ricercare la soluzione ottimale tra i vari fornitori?

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    1. Si, anche se non basta. Infatti, a tale procedimento si accompagna l’ulteriore fase della “negoziazione” per la ricerca della soluzione ottimale.

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  27. Quali sono le caratteristiche che accomunano i contratti di fornitura?

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    1. Ci sono tre caratteri comuni: L’oggetto ( il “cosa”), il corrispettivo (“il quanto”) e il programma (“il quando “). Questi tre aspetti ricorrono nei contratti di fornitura, funzione che spetta all’ufficio legale del Gruppo Astaldi.

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  29. Quali sono gli obiettivi dell' EFSM?

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    1. L' EFSM, attivato a partire dal 2011, persegue l'obiettivo di integrare i risultati ottenuti nelle schede EFSM con la valutazione preventiva per ottenere il punteggio globale dei fornitori e compilare le schede di valutazione direttamente dal cantiere.

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    2. Inoltre, permette la fruizione dei giudizi da parte di tutti gli utenti che hanno accesso all'albo fornitori, e crea un archivio delle EFSM accessibile da tutti gli utenti interni.

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  30. Quali attività possono essere svolte facendo ricorso all' "e-commerce", tramite un portale aziendale o in outsourcing?

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    1. Si può far ricorso all' "e-commerce" per alcune attività legate al processo di acquisto, quali l'invio della richiesta di offerta, il confronto tra le offerte pervenute, la negoziazione tramite "aste on-line", la gestione dell'albo dei fornitori.

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