Nella definizione di bilancio consolidato che ci viene proposta dallo IAS 27/IFRS 10 troviamo il concetto di entita economica. Questo concetto potrebbe risultate fuorviante perché dà l'idea di qualcosa di autonomo rispetto al resto, ma in realtà sopratutto nei gruppi complessi non è così, infatti possiamo dire che il concetto di entita economica non coincide con quello di azienda. Possiamo vederlo ad esempio in Lottomatica dove è possibile redigere il bilancio consolidato, quindi in base alla definizione IAS 27 è un entita distinta e separata dal tutto il resto, ovvero tutti i rapporti che ha, ipotizziamo con de Agostini, sono indipendenti. In realtà de Agostini dichiara di esercitare direzione e coordinamento su Lottomatica, quindi non è vero quanto detto precedentemente. Nel gruppo de Agostini possiamo redigere tre bilanci consolidati, individuando secondo i principi internazionali tre entità economiche autonome, invece esiste un'unica unità economica rilevante che è de Agostini. Il professore in tal senso ha ammesso che questo concetto andrebbe infatti rivisto.
Il controllo consiste nel potere di dirigere le singole unità. La direzione è strettamente collegata al concetto di controllo in quanto consiste nell'esercizio di quel potere. Quello di coordinamento invece è un concetto più ampio in quanto consiste nella possibilità di andare a creare rapporti tra le società generando l'effetto sistema. A tal proposito bisogna effettuare una distinzione tra i gruppi orizzontali nei quali il coordinamento risulta fondamentale per evitare che le società entrino in concorrenza tra loro, ed i gruppi verticali, nei quali il coordinamento ha lo scopo di coordinare le varie fasi delle unità produttive.
Il controllo è il potere del soggetto economico di dominare e dirigere il comportamento delle singole unità. Ad esso è strettamente collegato il concetto di direzione o l'esercizio del potere di controllo (indirizzo strategico). Mentre, per coordinamento, indichiamo l'attività volta a conferire unitarietà al comportamento direzionale delle singole unità del gruppo ( per evitare conflitti tra le consociate e disallineamento delle fasi svolte dalle singole unità del gruppo).
Il controllo è il potere del soggetto economico di dominare e dirigere il comportamento delle singole unità. Ad esso è strettamente collegato il concetto di direzione o l'esercizio del potere di controllo (indirizzo strategico). Mentre, per coordinamento, indichiamo l'attività volta a conferire unitarietà al comportamento direzionale delle singole unità del gruppo ( per evitare conflitti tra le consociate e disallineamento delle fasi svolte dalle singole unità del gruppo).
Secondo la nostra definizione per controllo intendiamo il potere del soggetto economico di dominare le unità raggruppate..dominare inteso come la possibilità di scegliere quali sono le attività che le unita del gruppi devono svolgere disporre dei loro redditi beni ecc..da ricordare anche che quando un'azienda è dominata da un'altra il suo soggetto economico è lo stesso della dominante...la direzione è collegata al controllo in quanto consiste nell'esercizio del potere di controllo (indirizzo strategico). Infine per coordinamento è l'attività che conferisce unitarietà al comportamento direzionale delle singole unità del gruppo, condizione questa necessaria affinché quelle unità appunto possano essere considerate parte integrante del gruppo aziendale. Se non ci fosse coordinamento quindi un comportamento direzionale unitario si considererebbero indipendenti e quindi unità si controllate dalla holding ma ai soli fini di diversificazione o ampliamento dei mercati ecc.
Secondo la nostra definizione per controllo intendiamo il potere del soggetto economico di dominare le unità raggruppate..dominare inteso come la possibilità di scegliere quali sono le attività che le unita del gruppi devono svolgere disporre dei loro redditi beni ecc..da ricordare anche che quando un'azienda è dominata da un'altra il suo soggetto economico è lo stesso della dominante...la direzione è collegata al controllo in quanto consiste nell'esercizio del potere di controllo (indirizzo strategico). Infine per coordinamento è l'attività che conferisce unitarietà al comportamento direzionale delle singole unità del gruppo, condizione questa necessaria affinché quelle unità appunto possano essere considerate parte integrante del gruppo aziendale. Se non ci fosse coordinamento quindi un comportamento direzionale unitario si considererebbero indipendenti e quindi unità si controllate dalla holding ma ai soli fini di diversificazione o ampliamento dei mercati ecc.
Direzione e controllo risultano essere dei concetti che camminano di pari passo, in quanto indirettamente l'uno implica l'altro. Infatti per controllo si intende la possibilità di competenza del soggetto economico di esercitare un'influenza dominante sulle unità aziendali. La direzione risulta essere in forte collegamento con il concetto di controllo in quanto consiste nell'esercitare praticamente quest'ultimo, delineando l'indirizzo strategico aziendale. Il coordinamento si riferisce invece nel conferire omogeneità comportamentale alle unità aziendali su cui si esercitano per l'appunto direzione e controllo, indirizzandole in modo ordinato al conseguimento del fine aziendale.
Il controllo coincide con il potere ed il dominio. La direzione riguarda l'esercizio del potere di controllo: se una Holding che controlla, esercita anche attività di direzione e coordinamento, allora oltre a controllare dirige. Se però C è diretta e coordinata da B che è a sua volta diretta e coordinata dalla holding A, allora sarà quest'ultima ad avere il potere di controllo su C; dunque su B controllo e direzione coincidono, ma non su A. Il coordinamento si muove in senso orizzontale: esempio Geox: svolge attività di direzione e coordinamento, secondo cui una società deve produrre un certo quantitativo e venderlo alle altre società controllate.
Il soggetto economico può operare il suo dominio senza avere la veste di organo aziendale. Detto ciò possiamo fare riferimento ad un dominio di una banca, nel momento il cui il gruppo di riferimento non è più in grado di garantire una corretta capacità di rimborso in relazioni a finanziamenti avuti nel passato. L'Obiettivo fondamentale del dominio della banca sarà il pieno recupero delle risorse prestate.
Come osserva l'Amaduzzi " il soggetto economico può operare il suo dominio anche senza la veste di organo aziendale, volitivo, come può avvenire nel caso in cui il dominio sia operato mediante finanziamenti creditizi (è il caso in cui il dominio è esercitato da una banca) o rapporti di affari vincolanti". In particolare il dominio è esercitato dalla banca(e questo accade anche se la banca non possiede neanche un'azione in quella società) quando la società è fortemente indebitata, trovandosi in una situazione di crisi ovvero di non capacità di rimborsare il finanziamento che ha ottenuto dalla banca.
Sicuramente si. Amaduzzi classifica questa possibilità facendo riferimento al concetto di soggetto economico esterno, vale a dire quando il soggetto economico non ha la veste di organo aziendale. Questo può avvenire ad esempio quando il dominio sia operato attraverso finanziamenti creditizi( banche o finanziatori) o rapporti di affari vincolanti( unico cliente/fornitore)
Sicuramente si. Amaduzzi classifica questa possibilità facendo riferimento al concetto di soggetto economico esterno, vale a dire quando il soggetto economico non ha la veste di organo aziendale. Questo può avvenire ad esempio quando il dominio sia operato attraverso finanziamenti creditizi( banche o finanziatori) o rapporti di affari vincolanti( unico cliente/fornitore)
si può essere operato da una banca;per esempio nel caso in cui la società in questione sia fortemente indebitata a causa di finanziamenti avuti in passato che ancora non è stata in grado di restituire
In Italia le società obbligate a redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS sono le società quotate, le banche e le assicurazioni vigilate. Le altre società, non essendo obbligate, possono utilizzare i principi contabili nazionali emanati dall'OIC.
Le società obbligate a redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS-IFRS sono: le società quotate, le banche, le società di intermediazione mobiliare,le assicurazioni vigilate, società con strumenti finanziari diffusi e le società di gestione del risparmio.
In linea generale, in Italia vi sono due possibilità: 1) società che sono obbligate a redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS-IFRS; esse sono le società quotate, le banche e le assicurazioni vigilate; 2) altre società che non hanno l'obbligo (ma hanno solo la facoltà di applicare i principi contabili internazionali) e che si trovano quindi ad adottare i principi contabili nazionali emanati dall' Organismo Italiano di Contabilità.
le imprese quotate,le banche e le asssicurazioni vigilate hanno un obbligo inderogabile:tutte le altre però possono adottare i principi internazionali spontaneamente.
Nel Principio contabile OIC abbiamo un concetto GIURIDICO di impresa perchè si considera il bilancio consolidato come un bilancio che presenta la situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato economico di un gruppo di imprese viste come un'unica impresa.
Secondo il principio contabile OIC n. 17 si supera il diaframma rappresentato dalle distinte personalità giuridiche delle imprese del gruppo, di fatto il Bilancio Consolidato è un bilancio redatto dalla Capogruppo che espone la situazione patrimoniale finanziaria e il risultato economico di un gruppo di imprese viste come un’unica impresa. Secondo tale principio possiamo fare inoltre delle classificazioni concettuali di gruppo in base al livello di integrazione strategica, l'attività svolta dalla capogruppo e la modalità di configurazione del gruppo. Sull'ambito internazionale invece, abbiamo lo IAS 27 che definisce il gruppo come costituito dalla controllante holding e dalle sue controllate.
Se la famiglia Boroli-Drago controlla direttamente altre società esterne al gruppo, i rapporti tra queste società e il gruppo De Agostini sono rapporti tra parti correlate?
parliamo di un interesse in comune anche se il soggetto economico è uno in questo caso;sono maggiormente rischiose perchè passibili di distorsioni a maggior ragione se sono rapporti rilevanti che non seguono le normali condizioni di mercato
I bilanci consolidati sono almeno 3: il bilancio consolidato della holding De Agostini, il bilancio consolidato del sottogruppo Lottomatica e quello di Toro assicurazioni.
Non possiamo dare una risposta precisa, sicuro i bilanci consolidati sono almeno 3: 1. Bilancio consolidato di Lottomatica ( gruppo dipendente che a sua volta é inserito in un gruppo più ampio) 2. Bilancio consolidato di Toro assicurazioni 3. Bilancio consolidato De Agostini
E' difficile definire con certezza quanti siano i bilanci consolidati rappresentati all'interno di questo partecipogramma; sicuramente però, possiamo affermare con totale certezza, che i bilanci consolidati sono ALMENO 3: 1) il bilancio consolidato di De Agostini; 2) il bilancio consolidato del sottogruppo Lottomatica; 3) il bilancio consolidato di Toro assicurazioni. Ovviamente, il bilancio consolidato di De Agostini, porta all'interno di sè, i bilanci di tutte le società controllate. Inoltre è bene precisare, che a differenza dei bilanci consolidati che sono molteplici, il soggetto economico del Gruppo rappresentato da questo partecipogramma è UNICO. Affinchè egli possa essere individuato, occorre risalire lungo l'intera catena di controllo fino a giungere al vertice di essa.
Per "banca di gruppo" si intende l'esistenza di un rapporto di finanza all'interno del gruppo secondo il quale una holding, oltre ad acquistare/vendere beni o servizi alle società controllate, effettua anche un'attività di finanziamento verso le stesse. Questo può essere importante perché: 1. Presuppone che la holding abbia della liquidità,in caso di concessione di finanziamenti, e che la investa per fare finanza non all'esterno ma all'interno del gruppo fornendo alle altre società i mezzi necessari allo svolgimento delle loro attività 2. Nel caso in cui ci siano delle società all'interno del gruppo che generano liquidità (c.d cash cow) questa viene accentrata e va a finire nella tesoreria della holding che deciderà poi come investirla evitando che queste risorse confluiscano direttamente all'esterno. In questo modo la holding da una parte acquisisce liquidità e dall'altra la presta svolgendo appunto la funzione di "banca di gruppo".
Per banca del gruppo si fa riferimento all'attività finanziaria che viene svolta dalla holding. La holding costituisce la banca del gruppo nel momento in cui dà e riceve finanziamenti (nelle attività correnti si trovano attività finanziarie correnti e nelle passività correnti si trovano finanziamenti a breve termine). Questa attività di dare e ricevere finanziamenti è possibile perché all'interno di un gruppo si possono trovare unità generatrici di liquidità (cash cow) e unità che assorbono liquidità (unità star). Lottomatica S.p.a svolge il ruolo di banca del gruppo in quanto svolge sicuramente attività operativa (cred./deb. commerciali) ma anche finanziaria.
Nel caso in cui una società quotata partecipi una società di persone diversa della società semplice(per l'ordinamento italiano), quest'ultima è chiamata a redigere il bilancio e ad essere inclusa nel bilancio consolidato, oppure può farne a meno in quanto società di persone?
L'obbligo di redigere il bilancio consolidato per una società di persone che controlla una società di capitali, sussiste solo se tutti i soci della società di persone illimitatamente responsabili sono S.p.A, S.r.L. o S.a.p.a. Se invece è una società di capitali a controllare una società di persone sussiste l'obbligo di includere quest'ultima nel bilancio consolidato.
I principi contabili internazionali definiscono il controllo come "il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività", ma non specificano qual è lo strumento. Lo IAS 27 parla solo di presunti meccanismi di controllo.
“Il controllo è il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività”. Lo IAS 27 individua inoltre degli indicatori di controllo quali: - proprietà diretta o indiretta dei diritti di voto nella partecipata pari o superiore al 50%, eccetto quando si dimostra che il possesso non è controllo; (o in alternativa) – quando l’impresa possiede meno del 50% dei diritti di voto, ma esercita un’influenza dominante sulla partecipata.
"Il controllo è il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività". Lo IAS 27 però non specifica i relativi strumenti, i quali comunque si dividono in "equity" e "non equity". I primi sono vincoli formali di tipo partecipativo e i secondi possono essere di tipo formale o informale.
Se ho una Holding che controlla le sue società, e decide in seguito di delegare l’esercizio del potere alle controllate (non dirige e coordina le società) sta comunque controllando?
Si, perché è possibile delegare l'esercizio del controllo/comando ma resta comunque il potere in quanto, se il titolare dello stesso non è soddisfatto da come il controllo delegato è esercitato, può rimuoverlo dall'incarico.
Non hanno l’obbligo di redigere il bilancio consolidato di gruppo le imprese controllanti che, unitamente alle controllate, non abbiano superato, per due esercizi consecutivi, 2 dei seguenti limiti: -attivo netto degli Stati Patrimoniali 17.500.000 euro -totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni 35.000.000 euro -dipendenti medi occupati nell’esercizio 250 L’obbligo di redigere il bilancio consolidato di gruppo sussiste anche nel caso in cui non siano superati i limiti dimensionali sopra detti, se sono stati emessi titoli quotati in borsa da parte della controllante o di una delle controllate. Sono esonerate dall’obbligo di redigere il bilancio consolidato di gruppo: -le imprese, a loro volta controllate (cosiddette sub-holding) quando la controllante sia titolare di oltre il 95% delle azioni o quote -il bilancio consolidato non è stato richiesto entro 6 mesi dalla chiusura dai soci che rappresentino almeno il 5% del capitale sociale. L’esonero opera solamente a condizione che la società controllante non sia quotata e rediga il bilancio consolidato di gruppo.
Le unità cash-cow sono quelle unità che generano liquidità all'interno del gruppo. Tuttavia, tale liquidità non viene investita autonomamente all’esterno, ma viene accentrata nella tesoreria della Holding che decide come investirla. Le unità star, invece, sono quelle unità che assorbono liquidità all'interno del gruppo. Si tratta di unità che necessitano di essere finanziate per incrementare la loro attività.
Le unità cash cow sono unità arrivate allo stadio di maturità, il cui scopo è quello di produrre liquidità da investire o all'esterno, o addirittura nelle unità question mark (che sono nella fase embrionale di sviluppo e non si sa ancora se daranno effettivi ritorni positivi agli investimenti o se saranno un flop). Le unità Star sono invece unità question mark che hanno avuto effettivo successo, che si sono rivelate effettivamente redditizie, e che si tramuteranno, nel futuro, in unità cash cow.
Un'unità cash cow rappresenta un unità con basso potenziale di crescita per cui il gruppo detiene un alta quota di mercato, producono molti flussi di cassa (generazione di liquidità) ed è bene sfruttare al meglio tali flussi e "mungere" tale unità finché è possibile, i profitti inoltre provenienti da tale unita sono alti. Un'unità star rappresenta invece un unità con alto potenziale di crescita e per cui il gruppo detiene alta quota di mercato, è consigliabile una strategia di investimento (assorbimento di liquidità) per saperne cogliere al meglio la crescita, i profitti che ne derivano sono stabili. Queste due unità, insieme alle unità question mark (che se ben sfruttate si trasformerebbero in stelle) rappresentano il portafoglio ideale di attività da detenere secondo il Boston Consulting Group.
È possibile trovarsi in presenza di più bilanci consolidati ma con una sola entità economica rilevante? Oppure bisogna fare sempre riferimento allo IAS 27 dove il bilancio di un gruppo fa si che esso venga considerato sempre come un'unica entità economica?
Si può accadere quando, una holding di un gruppo non solo controlla una società (holding) di un altro gruppo, ma esercita sulla stessa anche attività di direzione e coordinamento. Ad esempio De Agostini non solo controlla Lottomatica, ma esercita appunto una attività di direzione e coordinamento. Questo comporta dal punto di vista operativo, a differenza di quello giuridico sottolineato dallo IAS 27, che in alcuni casi l'entità economica rilevante non è quella che si osserva (Lottomatica) ma può essere quella più ampia alla quale il gruppo appartiene (De Agostini).
Perchè le società di un gruppo che non redigono il bilancio secondo principi contabiIi IAS/IFRS devono ugualmente consegnare alla Holding un bilancio d'esercizio redatto secondo tali principi?
Perché è necessario che criteri di redazione siano omogenei, in modo da poter allineare i valori. Per questo motivo la holding fissa dei principi contabili di gruppo.
Perché la holding nel momento in cui deve fare il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali ha bisogno che tutte le società controllate abbiano una contabilità omogenea in quanto non si possono sommare dei valori disomogenei. Ogni paese presenterà alla propria camera di commercio un bilancio in linea con i principi contabili di quel paese, poi alla holding sarà presentato un bilancio IAS/IFRS in quanto quest'ultima emanerà dei principi contabili di gruppo (es.: IAS 16 valutazione degli immobili al costo o al pair value, la holding darà direttive a livello su quale sarà la metodologia da applicare). C' è un allineamento automatico che integrerà i diversi valori.
Se l'imposizione fiscale nel paese della controllata è più elevata di quella del paese della holding è conveniente che quest'ultima trasferisca quanti più fondi possibili sotto forma di capitale di prestito alla controllata per consentire alla stessa di dedurre gli interessi passivi. Se fosse il contrario è più conveniente che la controllata trasferisca fondi alla holding sotto forma di dividendi.
Se l'imposizione fiscale nel paese della controllata è più elevata di quella del paese della holding è conveniente che quest'ultima trasferisca quanti più fondi possibili sotto forma di capitale di prestito alla controllata per consentire alla stessa di dedurre gli interessi passivi. Se fosse il contrario è più conveniente che la controllata trasferisca fondi alla holding sotto forma di dividendi.
Nello IAS/IFRS viene individuata la definizione di controllo sostanziale, ovvero di controllo visto come "potere". Qual'è la differenza tra questa definizione di controllo e quella che lo vede come mero "controllo formale"?
La differenza consiste nel fatto che nei principi contabili internazionali (ias 27) l'attenzione è posta sul controllo come potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un'entità a prescindere dallo strumento utilizzato (vengono evidenziati dei meccanismi ma sono presuntivi) mentre il controllo formale si sofferma sullo strumento (partecipazioni e contratti), infatti per alcuni c'è gruppo solo lì dove ci sono partecipazioni. Quindi, ad esempio, se una banca esercita il controllo senza avere un contratto o una partecipazione non rientra nel perimetro di gruppo.
Il concetto di controllo formale si riferisce alla presenza di partecipazioni e contratti, nel senso che c'è gruppo solo dove c'è una società che attraverso partecipazioni e contratti ( vincoli formali) arriva a controllare un'altra società. Il controllo sostanziale,invece, prescinde dal tipo di strumento che viene utilizzato e si interroga sulla possibilità che il soggetto economico ha di governare e dominare le unità del gruppo. Secondo questa impostazione il controllo è il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività a prescindere dagli strumenti utilizzati.
Ipotizziamo di avere un Bilancio Consolidato di un Gruppo che registra un patrimonio netto negativo mentre i Bilanci delle singole imprese lo presentano positivo. Perché succede questo? E come avviene?
Questo può avvenire quando una società del gruppo, che presenta patrimonio netto negativo, piuttosto di essere ricapitalizzata mette in atto operazione (attraverso il gruppo) economiche illegali. Immaginiamo una holding che acquista materie prime dall'esterno e che poi le rivende ad una società controllata ad un prezzo maggiore, generando in questa un utile pari al differenziale del prezzo per la quantità. Questo succede perché questo viene registrato nel patrimonio come rimanenze che se non vengono valutate in modo ragionevole e prudente (con la benedizione della società di revisione) permette alla holding di ripianare il le perdite delle proprie controllare ed anche le sue eventualmente. Come ben sappiamo però, queste operazioni non sono presenti nel bilancio consolidato e vengono rettificati, facendo la vera situazione del gruppo. Questo è il motivo per cui potrebbe verificarsi questa situazione.
Questo avviene quando all'interno di un gruppo vi sono degli scambi che potrebbero essere male interpretati dal mercato. Un esempio fatto in aula è quello tra Mediaset e Milan (entrambe di proprietà della Fininvest SpA): il mercato potrebbe chiedersi il prezzo/valore dei diritti tv che Mediaset paga al Milan. Se il prezzo dei diritti tv è superiore al prezzo di mercato, tale operazione genera un vantaggio economico al Milan e un "danno" a Mediaset. Più in generale il discorso riguarda la tutela delle minoranze azionarie, che devono prestare attenzione agli scambi che avvengono tra due società appartenenti allo stesso soggetto economico. Gli scambi devono avvenire a condizioni di mercato e la società deve avere un interesse a scambiare.
Per inside e outside director, si intende letteralmente membri interni e membri esterni; Con i primi si identificano un azionista, un dipendente, insomma qualcuno collegato direttamente all'organizzazione, come anche manager, dirigenti e amministratori delegati. Per outside director si intendono invece membri del consiglio che non sono impegnati direttamente nell'organizzazione; quest'ultimi possono essere utili per gestire le controversie interne, ridurre i rischi di conflitto di interesse e per avere sempre un occhio esterno all'organizzazione.
Con riferimento al Consiglio di Amministrazione, per Inside Directors si intendono gli Amministratori Esecutivi, mentre gli Outside Directors rappresentano i Consiglieri di Amministrazione Non Esecutivi
Una società si può definire dominata da una banca nel caso in cui si trovi in una situazione di crisi dovuta ad un forte indebitamento e all'incapacità di rimborsare il finanziamento ottenuto.
Questo è un caso di controllo non equity formale con cui il controllo può essere esercitato attraverso finanziamenti con vincolo di capitale di prestito. Devono però verificarsi tre condizioni: 1) l'ammontare del finanziamento dev'essere significativo in relazione al capitale dell'impresa; 2) il finanziamento non dev'essere frazionato ma erogato da uno o pochi soggetti; 3) l'impresa finanziata dev'essere in difficoltà finanziaria. In questo caso il soggetto economico è esterno e, come osserva l'Amaduzzi, è un modo in cui il soggetto economico può operare il suo dominio senza avere la veste di organo aziendale volitivo.
Verificare l'esistenza delle prime due condizioni è più immediato, per verificare la difficoltà finanziaria è utile vedere il rendiconto finanziario che mostra la capacità di generare liquidità
Se una Banca opera il dominio mediante finanziamenti creditizi chi è in questo caso il Soggetto Economico? Il direttore della Banca? oppure la Banca in questa situazione esercita solo il potere di controllo (quindi attività di direzione e coordinamento)?
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RispondiEliminaNella definizione di bilancio consolidato dello IAS 27 il concetto di entità economica coincide con quello di azienda?
RispondiEliminaNella definizione di bilancio consolidato che ci viene proposta dallo IAS 27/IFRS 10 troviamo il concetto di entita economica. Questo concetto potrebbe risultate fuorviante perché dà l'idea di qualcosa di autonomo rispetto al resto, ma in realtà sopratutto nei gruppi complessi non è così, infatti possiamo dire che il concetto di entita economica non coincide con quello di azienda. Possiamo vederlo ad esempio in Lottomatica dove è possibile redigere il bilancio consolidato, quindi in base alla definizione IAS 27 è un entita distinta e separata dal tutto il resto, ovvero tutti i rapporti che ha, ipotizziamo con de Agostini, sono indipendenti. In realtà de Agostini dichiara di esercitare direzione e coordinamento su Lottomatica, quindi non è vero quanto detto precedentemente. Nel gruppo de Agostini possiamo redigere tre bilanci consolidati, individuando secondo i principi internazionali tre entità economiche autonome, invece esiste un'unica unità economica rilevante che è de Agostini. Il professore in tal senso ha ammesso che questo concetto andrebbe infatti rivisto.
EliminaOTTIMO!
EliminaChe relazione c'è tra i concetti di controllo, direzione e coordinamento??
RispondiEliminaIl controllo consiste nel potere di dirigere le singole unità. La direzione è strettamente collegata al concetto di controllo in quanto consiste nell'esercizio di quel potere. Quello di coordinamento invece è un concetto più ampio in quanto consiste nella possibilità di andare a creare rapporti tra le società generando l'effetto sistema. A tal proposito bisogna effettuare una distinzione tra i gruppi orizzontali nei quali il coordinamento risulta fondamentale per evitare che le società entrino in concorrenza tra loro, ed i gruppi verticali, nei quali il coordinamento ha lo scopo di coordinare le varie fasi delle unità produttive.
EliminaIl controllo è il potere del soggetto economico di dominare e dirigere il comportamento delle singole unità. Ad esso è strettamente collegato il concetto di direzione o l'esercizio del potere di controllo (indirizzo strategico). Mentre, per coordinamento, indichiamo l'attività volta a conferire unitarietà al comportamento direzionale delle singole unità del gruppo ( per evitare conflitti tra le consociate e disallineamento delle fasi svolte dalle singole unità del gruppo).
EliminaMolto bene!
EliminaIl controllo è il potere del soggetto economico di dominare e dirigere il comportamento delle singole unità. Ad esso è strettamente collegato il concetto di direzione o l'esercizio del potere di controllo (indirizzo strategico). Mentre, per coordinamento, indichiamo l'attività volta a conferire unitarietà al comportamento direzionale delle singole unità del gruppo ( per evitare conflitti tra le consociate e disallineamento delle fasi svolte dalle singole unità del gruppo).
EliminaSecondo la nostra definizione per controllo intendiamo il potere del soggetto economico di dominare le unità raggruppate..dominare inteso come la possibilità di scegliere quali sono le attività che le unita del gruppi devono svolgere disporre dei loro redditi beni ecc..da ricordare anche che quando un'azienda è dominata da un'altra il suo soggetto economico è lo stesso della dominante...la direzione è collegata al controllo in quanto consiste nell'esercizio del potere di controllo (indirizzo strategico). Infine per coordinamento è l'attività che conferisce unitarietà al comportamento direzionale delle singole unità del gruppo, condizione questa necessaria affinché quelle unità appunto possano essere considerate parte integrante del gruppo aziendale. Se non ci fosse coordinamento quindi un comportamento direzionale unitario si considererebbero indipendenti e quindi unità si controllate dalla holding ma ai soli fini di diversificazione o ampliamento dei mercati ecc.
EliminaSecondo la nostra definizione per controllo intendiamo il potere del soggetto economico di dominare le unità raggruppate..dominare inteso come la possibilità di scegliere quali sono le attività che le unita del gruppi devono svolgere disporre dei loro redditi beni ecc..da ricordare anche che quando un'azienda è dominata da un'altra il suo soggetto economico è lo stesso della dominante...la direzione è collegata al controllo in quanto consiste nell'esercizio del potere di controllo (indirizzo strategico). Infine per coordinamento è l'attività che conferisce unitarietà al comportamento direzionale delle singole unità del gruppo, condizione questa necessaria affinché quelle unità appunto possano essere considerate parte integrante del gruppo aziendale. Se non ci fosse coordinamento quindi un comportamento direzionale unitario si considererebbero indipendenti e quindi unità si controllate dalla holding ma ai soli fini di diversificazione o ampliamento dei mercati ecc.
EliminaDirezione e controllo risultano essere dei concetti che camminano di pari passo, in quanto indirettamente l'uno implica l'altro. Infatti per controllo si intende la possibilità di competenza del soggetto economico di esercitare un'influenza dominante sulle unità aziendali. La direzione risulta essere in forte collegamento con il concetto di controllo in quanto consiste nell'esercitare praticamente quest'ultimo, delineando l'indirizzo strategico aziendale. Il coordinamento si riferisce invece nel conferire omogeneità comportamentale alle unità aziendali su cui si esercitano per l'appunto direzione e controllo, indirizzandole in modo ordinato al conseguimento del fine aziendale.
EliminaIl controllo coincide con il potere ed il dominio. La direzione riguarda l'esercizio del potere di controllo: se una Holding che controlla, esercita anche attività di direzione e coordinamento, allora oltre a controllare dirige. Se però C è diretta e coordinata da B che è a sua volta diretta e coordinata dalla holding A, allora sarà quest'ultima ad avere il potere di controllo su C; dunque su B controllo e direzione coincidono, ma non su A. Il coordinamento si muove in senso orizzontale: esempio Geox: svolge attività di direzione e coordinamento, secondo cui una società deve produrre un certo quantitativo e venderlo alle altre società controllate.
EliminaIl dominio del soggetto economico può essere operato da una banca? Per esempio in quale caso?
RispondiEliminaIl soggetto economico può operare il suo dominio senza avere la veste di organo aziendale. Detto ciò possiamo fare riferimento ad un dominio di una banca, nel momento il cui il gruppo di riferimento non è più in grado di garantire una corretta capacità di rimborso in relazioni a finanziamenti avuti nel passato. L'Obiettivo fondamentale del dominio della banca sarà il pieno recupero delle risorse prestate.
EliminaCome osserva l'Amaduzzi " il soggetto economico può operare il suo dominio anche senza la veste di organo aziendale, volitivo, come può avvenire nel caso in cui il dominio sia operato mediante finanziamenti creditizi (è il caso in cui il dominio è esercitato da una banca) o rapporti di affari vincolanti". In particolare il dominio è esercitato dalla banca(e questo accade anche se la banca non possiede neanche un'azione in quella società) quando la società è fortemente indebitata, trovandosi in una situazione di crisi ovvero di non capacità di rimborsare il finanziamento che ha ottenuto dalla banca.
EliminaMolto bene
EliminaSicuramente si. Amaduzzi classifica questa possibilità facendo riferimento al concetto di soggetto economico esterno, vale a dire quando il soggetto economico non ha la veste di organo aziendale. Questo può avvenire ad esempio quando il dominio sia operato attraverso finanziamenti creditizi( banche o finanziatori) o rapporti di affari vincolanti( unico cliente/fornitore)
EliminaSicuramente si. Amaduzzi classifica questa possibilità facendo riferimento al concetto di soggetto economico esterno, vale a dire quando il soggetto economico non ha la veste di organo aziendale. Questo può avvenire ad esempio quando il dominio sia operato attraverso finanziamenti creditizi( banche o finanziatori) o rapporti di affari vincolanti( unico cliente/fornitore)
Eliminasi può essere operato da una banca;per esempio nel caso in cui la società in questione sia fortemente indebitata a causa di finanziamenti avuti in passato che ancora non è stata in grado di restituire
EliminaIn Italia chi ha l'obbligo di redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali?
RispondiEliminaIn Italia le società obbligate a redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS sono le società quotate, le banche e le assicurazioni vigilate. Le altre società, non essendo obbligate, possono utilizzare i principi contabili nazionali emanati dall'OIC.
EliminaSono obbligati a utilizzare questo principio per redigere il bilancio le imprese quotate, le banche e assicurazioni vigilate
EliminaLe società obbligate a redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS-IFRS sono: le società quotate, le banche, le società di intermediazione mobiliare,le assicurazioni vigilate, società con strumenti finanziari diffusi e le società di gestione del risparmio.
EliminaIn linea generale, in Italia vi sono due possibilità: 1) società che sono obbligate a redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS-IFRS; esse sono le società quotate, le banche e le assicurazioni vigilate; 2) altre società che non hanno l'obbligo (ma hanno solo la facoltà di applicare i principi contabili internazionali) e che si trovano quindi ad adottare i principi contabili nazionali emanati dall' Organismo Italiano di Contabilità.
Eliminale imprese quotate,le banche e le asssicurazioni vigilate hanno un obbligo inderogabile:tutte le altre però possono adottare i principi internazionali spontaneamente.
EliminaChe concetto abbiamo di gruppo di imprese nella definizione del Principio contabile OIC?
RispondiEliminaNel Principio contabile OIC abbiamo un concetto GIURIDICO di impresa perchè si considera il bilancio consolidato come un bilancio che presenta la situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato economico di un gruppo di imprese viste come un'unica impresa.
EliminaSecondo il principio contabile OIC n. 17 si supera il diaframma rappresentato dalle distinte
Eliminapersonalità giuridiche delle imprese del gruppo, di fatto il Bilancio Consolidato è un bilancio redatto dalla Capogruppo che espone la situazione patrimoniale finanziaria e il risultato economico di un gruppo di imprese viste come un’unica impresa. Secondo tale principio possiamo fare inoltre delle classificazioni concettuali di gruppo in base al livello di integrazione strategica, l'attività svolta dalla capogruppo e la modalità di configurazione del gruppo. Sull'ambito internazionale invece, abbiamo lo IAS 27 che definisce il gruppo come costituito dalla controllante holding e dalle sue controllate.
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RispondiEliminaSe la famiglia Boroli-Drago controlla direttamente altre società esterne al gruppo, i rapporti tra queste società e il gruppo De Agostini sono rapporti tra parti correlate?
RispondiEliminaparliamo di un interesse in comune anche se il soggetto economico è uno in questo caso;sono maggiormente rischiose perchè passibili di distorsioni a maggior ragione se sono rapporti rilevanti che non seguono le normali condizioni di mercato
EliminaNella slide 47 del libro di schemi è rappresentato il partecipogramma del gruppo Lottomatica. Quanti bilanci consolidati avremo in questo caso?
RispondiEliminaI bilanci consolidati sono almeno 3: il bilancio consolidato della holding De Agostini, il bilancio consolidato del sottogruppo Lottomatica e quello di Toro assicurazioni.
EliminaPer sapere il numero esatto bisognerebbe avere maggiori informazioni, per quello che possiamo vedere, però, sono almeno 3
EliminaNon possiamo dare una risposta precisa, sicuro i bilanci consolidati sono almeno 3:
Elimina1. Bilancio consolidato di Lottomatica ( gruppo dipendente che a sua volta é inserito in un gruppo più ampio)
2. Bilancio consolidato di Toro assicurazioni
3. Bilancio consolidato De Agostini
Sicuramente 3..bilancio.cons De Agostini, bilancio cons Lottomatica, bilancio cons. Toro
EliminaSicuramente 3..bilancio.cons De Agostini, bilancio cons Lottomatica, bilancio cons. Toro
EliminaE' difficile definire con certezza quanti siano i bilanci consolidati rappresentati all'interno di questo partecipogramma; sicuramente però, possiamo affermare con totale certezza, che i bilanci consolidati sono ALMENO 3:
Elimina1) il bilancio consolidato di De Agostini;
2) il bilancio consolidato del sottogruppo Lottomatica;
3) il bilancio consolidato di Toro assicurazioni.
Ovviamente, il bilancio consolidato di De Agostini, porta all'interno di sè, i bilanci di tutte le società controllate.
Inoltre è bene precisare, che a differenza dei bilanci consolidati che sono molteplici, il soggetto economico del Gruppo rappresentato da questo partecipogramma è UNICO. Affinchè egli possa essere individuato, occorre risalire lungo l'intera catena di controllo fino a giungere al vertice di essa.
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RispondiEliminaI bilanci consolidati sono almeno 3: di Lottomatica, di Toro e di De Agostini.
RispondiEliminaIn assenza di partecipogramma, dove possiamo trovare le informazioni sulle società controllate?
RispondiEliminaIn assenza di partecipogramma le informazioni si possono trovare negli allegati al bilancio consolidato
EliminaGiusto! Nel caso in cui ci siano tante società allora solitamente troveremo solamente le partecipazioni dirette
EliminaIn assenza di partecipogramma le informazioni sulle società controllate sono presenti negli allegati del bilancio consolidato.
EliminaMolto bene
EliminaNegli allegati al bilancio consolidato.
RispondiEliminaChe cosa si intende per "Banca di Gruppo"? E perché può risultare importante esserlo?
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EliminaPer "banca di gruppo" si intende l'esistenza di un rapporto di finanza all'interno del gruppo secondo il quale una holding, oltre ad acquistare/vendere beni o servizi alle società controllate, effettua anche un'attività di finanziamento verso le stesse. Questo può essere importante perché:
Elimina1. Presuppone che la holding abbia della liquidità,in caso di concessione di finanziamenti, e che la investa per fare finanza non all'esterno ma all'interno del gruppo fornendo alle altre società i mezzi necessari allo svolgimento delle loro attività
2. Nel caso in cui ci siano delle società all'interno del gruppo che generano liquidità (c.d cash cow) questa viene accentrata e va a finire nella tesoreria della holding che deciderà poi come investirla evitando che queste risorse confluiscano direttamente all'esterno.
In questo modo la holding da una parte acquisisce liquidità e dall'altra la presta svolgendo appunto la funzione di "banca di gruppo".
Per banca del gruppo si fa riferimento all'attività finanziaria che viene svolta dalla holding. La holding costituisce la banca del gruppo nel momento in cui dà e riceve finanziamenti (nelle attività correnti si trovano attività finanziarie correnti e nelle passività correnti si trovano finanziamenti a breve termine). Questa attività di dare e ricevere finanziamenti è possibile perché all'interno di un gruppo si possono trovare unità generatrici di liquidità (cash cow) e unità che assorbono liquidità (unità star).
EliminaLottomatica S.p.a svolge il ruolo di banca del gruppo in quanto svolge sicuramente attività operativa (cred./deb. commerciali) ma anche finanziaria.
Ottimo tutti
EliminaNel caso in cui una società quotata partecipi una società di persone diversa della società semplice(per l'ordinamento italiano), quest'ultima è chiamata a redigere il bilancio e ad essere inclusa nel bilancio consolidato, oppure può farne a meno in quanto società di persone?
RispondiEliminaL'obbligo di redigere il bilancio consolidato per una società di persone che controlla una società di capitali, sussiste solo se tutti i soci della società di persone illimitatamente responsabili sono S.p.A, S.r.L. o S.a.p.a.
EliminaSe invece è una società di capitali a controllare una società di persone sussiste l'obbligo di includere quest'ultima nel bilancio consolidato.
Che cos'è precisamente il controllo secondo i principi contabili internazionali? E' un controllo che ha a che fare con gli strumenti utilizzati?
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EliminaI principi contabili internazionali definiscono il controllo come "il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività", ma non specificano qual è lo strumento. Lo IAS 27 parla solo di presunti meccanismi di controllo.
EliminaE' vero! lo strumento non è specificato perché in tal caso è ininfluente per garantire il controllo.
Elimina“Il controllo è il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività”. Lo IAS 27 individua inoltre degli indicatori di controllo quali:
Elimina- proprietà diretta o indiretta dei diritti di voto nella
partecipata pari o superiore al 50%, eccetto quando si
dimostra che il possesso non è controllo;
(o in alternativa)
– quando l’impresa possiede meno del 50% dei diritti di
voto, ma esercita un’influenza dominante sulla partecipata.
"Il controllo è il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività". Lo IAS 27 però non specifica i relativi strumenti, i quali comunque si dividono in "equity" e "non equity". I primi sono vincoli formali di tipo partecipativo e i secondi possono essere di tipo formale o informale.
EliminaSe ho una Holding che controlla le sue società, e decide in seguito di delegare l’esercizio del potere alle controllate (non dirige e coordina le società) sta comunque controllando?
RispondiEliminaSi. Nonostante la holding abbia delegato il potere alle controllate essa possiede comunque il potere di controllo.
EliminaSi, secondo la definizione dei principi contabili internazionali si. Infatti quello che rileva nello IAS 27 è il POTERE di controllo.
EliminaSi, perché è possibile delegare l'esercizio del controllo/comando ma resta comunque il potere in quanto, se il titolare dello stesso non è soddisfatto da come il controllo delegato è esercitato, può rimuoverlo dall'incarico.
EliminaOttime domanda e risposte
EliminaQuali sono le cause che portano ad esonerare o escludere una società dalla redazione del bilancio consolidato?
RispondiEliminaNon hanno l’obbligo di redigere il bilancio consolidato di gruppo le imprese controllanti che, unitamente alle controllate, non abbiano superato, per due esercizi consecutivi, 2 dei seguenti limiti:
Elimina-attivo netto degli Stati Patrimoniali 17.500.000 euro
-totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni 35.000.000 euro
-dipendenti medi occupati nell’esercizio 250
L’obbligo di redigere il bilancio consolidato di gruppo sussiste anche nel caso in cui non siano superati i limiti dimensionali sopra detti, se sono stati emessi titoli quotati in borsa da parte della controllante o di una delle controllate.
Sono esonerate dall’obbligo di redigere il bilancio consolidato di gruppo:
-le imprese, a loro volta controllate (cosiddette sub-holding) quando la controllante sia titolare di oltre il 95% delle azioni o quote
-il bilancio consolidato non è stato richiesto entro 6 mesi dalla chiusura dai soci che rappresentino almeno il 5% del capitale sociale.
L’esonero opera solamente a condizione che la società controllante non sia quotata e rediga il bilancio consolidato di gruppo.
Argomento ancora non trattato
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RispondiEliminaAll'interno di un gruppo, che differenza c'è tra un'unità cash cow ed una star?
RispondiEliminaLe unità cash-cow sono quelle unità che generano liquidità all'interno del gruppo. Tuttavia, tale liquidità non viene investita autonomamente all’esterno, ma viene accentrata nella tesoreria della Holding che decide come investirla.
EliminaLe unità star, invece, sono quelle unità che assorbono liquidità all'interno del gruppo. Si tratta di unità che necessitano di essere finanziate per incrementare la loro attività.
Le cash cow sono quelle unità che generano liquidità mentre le star rappresentano quelle unità che necessitano di liquidità.
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EliminaLe unità cash cow sono unità arrivate allo stadio di maturità, il cui scopo è quello di produrre liquidità da investire o all'esterno, o addirittura nelle unità question mark (che sono nella fase embrionale di sviluppo e non si sa ancora se daranno effettivi ritorni positivi agli investimenti o se saranno un flop). Le unità Star sono invece unità question mark che hanno avuto effettivo successo, che si sono rivelate effettivamente redditizie, e che si tramuteranno, nel futuro, in unità cash cow.
EliminaUn'unità cash cow rappresenta un unità con basso potenziale di crescita per cui il gruppo detiene un alta quota di mercato, producono molti flussi di cassa (generazione di liquidità) ed è bene sfruttare al meglio tali flussi e "mungere" tale unità finché è possibile, i profitti inoltre provenienti da tale unita sono alti. Un'unità star rappresenta invece un unità con alto potenziale di crescita e per cui il gruppo detiene alta quota di mercato, è consigliabile una strategia di investimento (assorbimento di liquidità) per saperne cogliere al meglio la crescita, i profitti che ne derivano sono stabili. Queste due unità, insieme alle unità question mark (che se ben sfruttate si trasformerebbero in stelle) rappresentano il portafoglio ideale di attività da detenere secondo il Boston Consulting Group.
EliminaBene
EliminaÈ possibile trovarsi in presenza di più bilanci consolidati ma con una sola entità economica rilevante? Oppure bisogna fare sempre riferimento allo IAS 27 dove il bilancio di un gruppo fa si che esso venga considerato sempre come un'unica entità economica?
RispondiEliminaSi può accadere quando, una holding di un gruppo non solo controlla una società (holding) di un altro gruppo, ma esercita sulla stessa anche attività di direzione e coordinamento. Ad esempio De Agostini non solo controlla Lottomatica, ma esercita appunto una attività di direzione e coordinamento. Questo comporta dal punto di vista operativo, a differenza di quello giuridico sottolineato dallo IAS 27, che in alcuni casi l'entità economica rilevante non è quella che si osserva (Lottomatica) ma può essere quella più ampia alla quale il gruppo appartiene (De Agostini).
EliminaAndrebbe specificata la differenza tra entità economica e azienda. Si veda Manuel Gambardella21 aprile 2015 17:26
EliminaPerchè le società di un gruppo che non redigono il bilancio secondo principi contabiIi IAS/IFRS devono ugualmente consegnare alla Holding un bilancio d'esercizio redatto secondo tali principi?
RispondiEliminaPerché è necessario che criteri di redazione siano omogenei, in modo da poter allineare i valori. Per questo motivo la holding fissa dei principi contabili di gruppo.
EliminaOvviamente queste operazioni sono necessarie per la redazione del bilancio consolidato.
EliminaPerché la holding nel momento in cui deve fare il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali ha bisogno che tutte le società controllate abbiano una contabilità omogenea in quanto non si possono sommare dei valori disomogenei. Ogni paese presenterà alla propria camera di commercio un bilancio in linea con i principi contabili di quel paese, poi alla holding sarà presentato un bilancio IAS/IFRS in quanto quest'ultima emanerà dei principi contabili di gruppo (es.: IAS 16 valutazione degli immobili al costo o al pair value, la holding darà direttive a livello su quale sarà la metodologia da applicare). C' è un allineamento automatico che integrerà i diversi valori.
EliminaBene tutti, molto bene l'approfondimento di Faraoni
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RispondiEliminaSe una holding ha una controllata all' estero secondo le diverse imposizioni fiscali come deve operare?
RispondiEliminaSe l'imposizione fiscale nel paese della controllata è più elevata di quella del paese della holding è conveniente che quest'ultima trasferisca quanti più fondi possibili sotto forma di capitale di prestito alla controllata per consentire alla stessa di dedurre gli interessi passivi. Se fosse il contrario è più conveniente che la controllata trasferisca fondi alla holding sotto forma di dividendi.
EliminaSe l'imposizione fiscale nel paese della controllata è più elevata di quella del paese della holding è conveniente che quest'ultima trasferisca quanti più fondi possibili sotto forma di capitale di prestito alla controllata per consentire alla stessa di dedurre gli interessi passivi. Se fosse il contrario è più conveniente che la controllata trasferisca fondi alla holding sotto forma di dividendi.
EliminaPianificazione fiscale aggressiva...si spera non elusiva e/o evasiva...il tasso di interessi applicato sui finanziamenti intragruppo fa la differenza!
EliminaNello IAS/IFRS viene individuata la definizione di controllo sostanziale, ovvero di controllo visto come "potere". Qual'è la differenza tra questa definizione di controllo e quella che lo vede come mero "controllo formale"?
RispondiEliminaLa differenza consiste nel fatto che nei principi contabili internazionali (ias 27) l'attenzione è posta sul controllo come potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un'entità a prescindere dallo strumento utilizzato (vengono evidenziati dei meccanismi ma sono presuntivi) mentre il controllo formale si sofferma sullo strumento (partecipazioni e contratti), infatti per alcuni c'è gruppo solo lì dove ci sono partecipazioni. Quindi, ad esempio, se una banca esercita il controllo senza avere un contratto o una partecipazione non rientra nel perimetro di gruppo.
EliminaIl concetto di controllo formale si riferisce alla presenza di partecipazioni e contratti, nel senso che c'è gruppo solo dove c'è una società che attraverso partecipazioni e contratti ( vincoli formali) arriva a controllare un'altra società. Il controllo sostanziale,invece, prescinde dal tipo di strumento che viene utilizzato e si interroga sulla possibilità che il soggetto economico ha di governare e dominare le unità del gruppo. Secondo questa impostazione il controllo è il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività a prescindere dagli strumenti utilizzati.
EliminaMolto bene tutti
EliminaIpotizziamo di avere un Bilancio Consolidato di un Gruppo che registra un patrimonio netto negativo mentre i Bilanci delle singole imprese lo presentano positivo. Perché succede questo? E come avviene?
RispondiEliminaQuesto può avvenire quando una società del gruppo, che presenta patrimonio netto negativo, piuttosto di essere ricapitalizzata mette in atto operazione (attraverso il gruppo) economiche illegali. Immaginiamo una holding che acquista materie prime dall'esterno e che poi le rivende ad una società controllata ad un prezzo maggiore, generando in questa un utile pari al differenziale del prezzo per la quantità. Questo succede perché questo viene registrato nel patrimonio come rimanenze che se non vengono valutate in modo ragionevole e prudente (con la benedizione della società di revisione) permette alla holding di ripianare il le perdite delle proprie controllare ed anche le sue eventualmente. Come ben sappiamo però, queste operazioni non sono presenti nel bilancio consolidato e vengono rettificati, facendo la vera situazione del gruppo. Questo è il motivo per cui potrebbe verificarsi questa situazione.
EliminaOttimo! Aggiungerei che che quello richiamato è solo uno dei vari motivi per cui può presentarsi tale situazione
EliminaQuando alcune società non hanno molta convenienza a dire di essere dirette e coordinate da una controllante?
RispondiEliminaQuesto avviene quando all'interno di un gruppo vi sono degli scambi che potrebbero essere male interpretati dal mercato. Un esempio fatto in aula è quello tra Mediaset e Milan (entrambe di proprietà della Fininvest SpA): il mercato potrebbe chiedersi il prezzo/valore dei diritti tv che Mediaset paga al Milan. Se il prezzo dei diritti tv è superiore al prezzo di mercato, tale operazione genera un vantaggio economico al Milan e un "danno" a Mediaset.
EliminaPiù in generale il discorso riguarda la tutela delle minoranze azionarie, che devono prestare attenzione agli scambi che avvengono tra due società appartenenti allo stesso soggetto economico. Gli scambi devono avvenire a condizioni di mercato e la società deve avere un interesse a scambiare.
Ottimo! Anche se il caso Mediaset Milan era solo un'ipotesi
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RispondiEliminacosa si intende per inside o outside directors?
RispondiEliminaPer inside e outside director, si intende letteralmente membri interni e membri esterni; Con i primi si identificano un azionista, un dipendente, insomma qualcuno collegato direttamente all'organizzazione, come anche manager, dirigenti e amministratori delegati. Per outside director si intendono invece membri del consiglio che non sono impegnati direttamente nell'organizzazione; quest'ultimi possono essere utili per gestire le controversie interne, ridurre i rischi di conflitto di interesse e per avere sempre un occhio esterno all'organizzazione.
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RispondiEliminaCon riferimento al Consiglio di Amministrazione, per Inside Directors si intendono gli Amministratori Esecutivi, mentre gli Outside Directors rappresentano i Consiglieri di Amministrazione Non Esecutivi
RispondiEliminaCorretto
EliminaQuando una società è controllata da una banca anche se quest'ultima non è azionista?
RispondiEliminaUna società si può definire dominata da una banca nel caso in cui si trovi in una situazione di crisi dovuta ad un forte indebitamento e all'incapacità di rimborsare il finanziamento ottenuto.
EliminaQuesto è un caso di controllo non equity formale con cui il controllo può essere esercitato attraverso finanziamenti con vincolo di capitale di prestito. Devono però verificarsi tre condizioni: 1) l'ammontare del finanziamento dev'essere significativo in relazione al capitale dell'impresa; 2) il finanziamento non dev'essere frazionato ma erogato da uno o pochi soggetti; 3) l'impresa finanziata dev'essere in difficoltà finanziaria. In questo caso il soggetto economico è esterno e, come osserva l'Amaduzzi, è un modo in cui il soggetto economico può operare il suo dominio senza avere la veste di organo aziendale volitivo.
EliminaVerificare l'esistenza delle prime due condizioni è più immediato, per verificare la difficoltà finanziaria è utile vedere il rendiconto finanziario che mostra la capacità di generare liquidità
EliminaSe una Banca opera il dominio mediante finanziamenti creditizi chi è in questo caso il Soggetto Economico? Il direttore della Banca? oppure la Banca in questa situazione esercita solo il potere di controllo (quindi attività di direzione e coordinamento)?
RispondiEliminaPRESTITO
RispondiEliminaApprofitta del nostro servizio di prestito tra privati ??senza complicazioni bancarie. È semplice e veloce. Sono un individuo e vengo a mettermi a tua disposizione per aiutarti nei tuoi vari ostacoli finanziari. Offro prestiti che variano da 2.000 € a 900.000 € al 3% di interesse, quindi tutte le persone che necessitano di un prestito non esistono per favore contattami. Email: grimaldidomenico02@gmail.com