martedì 28 aprile 2015

Domande aperte di Economia dei Gruppi Aziendali - Lezione VIII - Slide 165-201

194 commenti:

  1. Qual è la differenza tra impresa gruppo e gruppo di imprese?

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    1. La differenza fa riferimento a chi effettivamente possiede i caratteri di aziendalità da noi studiati. NEll' IMPRESA GRUPPO solo il gruppo di unità produttive unitariamente considerate presenta tali caratteri. Esempio pratico il Gruppo DEAGOSTINI.
      Nel gruppi di imprese sono presenti più unità produttive o sottogruppi di unità produttive con i caratteri di aziendalità. Esempio gruppi multidivisionali con diversificazione non correlata e autonomia decisionale almeno a livello competitivo.

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    2. La differenza tra l’impresa gruppo e il gruppo di imprese consiste sostanzialmente nel verificare se i caratteri di aziendalità sono presenti in ogni unità del gruppo o se possono essere attribuiti solo al gruppo considerato unitariamente. In particolare si parla di gruppo di imprese se le singole unità produttive possiedono i caratteri di aziendalità, si parla invece di impresa gruppo quando non è possibile definire aziende le singole unità, perché difettano di uno o più dei requisiti, ma se consideriamo il gruppo di unità produttive in maniera unitaria ritroviamo tutti e tre i caratteri (autonomia decisionale, fine specifico non correlato, gruppo oggettivamente durevole).

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    3. Se ho un accentramento decisionale ho un’impresa gruppo se invece ho una delega del potere decisionale ci potrebbero essere tutte le indicazioni per individuare un gruppo di imprese e quindi di unità che non sono solo autonome dal punto di vista decisionale ma sono anche sistemi compiuti.

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    4. Molto bene Di Rienzo. Attenzione però, il gruppo De Agostini potrebbe anche essere un gruppo di imprese

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  2. Quali sono gli approcci utilizzati nella letteratura internazionale per definire il Gruppo?

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    1. Possiamo individuare due approcci: sociologico ed economico.
      L'approccio sociologico vede il gruppo come una qualsiasi rete aziendale (franchising, rete di subfornitura, consorzio...) mentre quello economico considera gruppi quelli in cui c'è un unico soggetto che controlla e c'è una diversificazione non correlata.

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    2. A livello internazionale ci sono 2 approcci che definiscono il gruppo:
      -l’approccio sociologico che afferma che il gruppo è qualsiasi rete aziendale, cioè lì dove ci sono società tra loro collegate a rete quello è un gruppo aziendale( quindi qualsiasi rete di network come ad esempio un consorzio, una rete di subfornitura ecc..)
      - l’approccio economico in cui troviamo due impostazioni: per la prima impostazione i gruppi sono quelli in cui c’è un unico soggetto che controlla, mentre per la seconda impostazione non basta avere un unico soggetto che controlla. Per avere un gruppo è necessario avere un diversificazione non correlata. Questo approccio è molto vicino alla nostra impostazione soprattutto nella seconda impostazione, infatti per noi il gruppo di imprese c’è lì dove si attua una diversificazione non correlata.

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    3. A livello internazionale è possibile individuare due impostazioni. La prima di tipo sociology based presenta una definizione molto ampia di gruppo in quanto si basa sulla molteplicità di rapporti tra le unità che partecipano al network; in questo modo non si riesce a distinguere i gruppi aziendali dagli altri network. Nella seconda di tipo economic based la definizione di gruppo è più ristretta. Si distinguono due impostazioni: la prima vede i gruppi come insieme di unità formalmente indipendenti in cui c’è un unico soggetto che controlla, mentre per la seconda impostazione non basta avere un unico soggetto che controlla. Per avere un gruppo è necessario avere un diversificazione non correlata.

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  3. Quali sono gli elementi che fanno presumere l’attività di direzione e coordinamento della holding sulle controllate?

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    1. Molto spesso per limitare la responsabilità della holding (art.2497 c.c.) alcune società dichiarano di non essere soggette ad attività di direzione e coordinamento da parte della Holding, questa è una dichiarazione formale.
      Gli elementi che fanno presumere l’attività di direzione e coordinamento sono:
      - La presenza all’interno del CDA della controllata di amministratori che partecipano a loro volta del CDA della Holding.
      (Per Azzini questo elemento non consente di presumere l’attività a maggior ragione se parliamo di 2 business tra loro non correlati)
      - Normalmente un secondo elemento è l’analisi degli scambi / rapporti tra le controllate analizzando anche la quota di partecipazione della Holding in queste società.

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    2. Se gli amministratori della controllata sono gli stessi della controllante e se tra le due società risultano scambi allora possiamo presumere l'attività di direzione e coordinamento della holding sulle controllate.

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  4. Qual'è la finalità delle motivazioni economiche che spingono verso l'aggregazione economica di attività a monte (fornitori) o a valle (clienti) di quelle che già si svolgono (integrazione verticale)?

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    1. L’integrazione verticale rientra tra le motivazioni economiche che spingono verso l’aggregazione economica di attività a monte (fornitori) o a valle (clienti) di quelle che già si svolgono. La finalità è quella di aumentare la capacità di governo delle condizioni generali del reddito. I motivi per cui si ricorre all’integrazione verticale possono essere:
      - Ridurre i costi di transazione dovuti alle imperfezioni di mercato
      - Sfruttare le economie tecnologiche ( ad esempio nel gruppo Yamaha ci sono delle tecnologie che possono essere utilizzate sia per gli strumenti musicali che per produrre alcuni componenti per le moto)
      - Svincolarsi dal condizionameno dei fornitori di fattori produttivi specifici ( in alcuni casi accade che i fornitori diventano molto forti contrattualmente e quindi conviene o acquisire il fornitore o costituire una società che si occupa della produzione di quel fattore produttivo).

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    2. La finalità è quella di aumentare la capacità di governo delle condizioni di generazione del reddito, agendo su:
      - riduzione dei costi di transazione dovuti alle imperfezioni di mercato
      - sfruttamento delle economia tecnologiche
      - svincolo dal condizionamento dei fornitori di fattori produttivi specifici

      Questa integrazione verticale comporta però un aumento della complessità organizzativa e un incremento dei costi di amministrazione.

      Un esempio può essere quello di Yamaha: la produzione di moto è solo una piccola parte perché prevalentemente il business principale è quello dei strumenti musicali. Tuttavia ci sono dei punti di contatto a livello di tecnologia: alcune componenti di metallo possono essere usate in comune, utilizzando un solo stabilimento per mettere insieme le produzioni.

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    3. la finalità delle motivazioni consiste ridurre i costi di transazione dovuti alle imperfezioni di mercato, sfruttare le economie tecnologiche e svincolarsi da fornitori di fattori produttivi specifici, contrattualmente troppo forti. E’ il caso di Yamaha che produce moto e strumenti musicali. Utilizzando una tecnologia utile sia per la produzione di moto che di strumenti, riesce a svolgere le due produzioni in un unico stabilimento, ottenendo così un’economia tecnologica e liberandosi di eventuali fornitori

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    4. La creazione dei gruppi verticali consente di aumentare la capacità di governo delle condizioni di generazione del reddito ma di converso comporta un aumento della complessità organizzativa e un incremento dei costi di amministrazione. La necessità di integrazione verticale nasce in presenza di elevati costi di transazione, nel caso di elevata interdipendenza tecnologica (sfruttamento delle economie tecnologiche) o in presenza di investimenti specifici (obiettivo è svincolarsi dal condizionamento dei fornitori con elevato potere contrattuale).

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  5. Perché nella definizione finale di gruppo aziendale parliamo di impresa e non di "azienda” ?

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    1. In questa definizione di gruppo l'impresa è un'azienda però rispetto alle altre opera sul mercato. Sappiamo che un'unità produttiva affinchè venga qualificata come azienda deve avere un fine che non si correla a quello di altre unità, e in questo caso il fine è quello del profitto.

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    2. Aggiungerei che un'azienda, qualora venisse separata dal gruppo, sarebbe capace di operare durevolamente in condizioni di economicità.

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  6. Perché nasce l’esigenza di creare un gruppo?

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    1. Spesso viene creato un gruppo per sopperire ad inefficienze di mercato: ad esempio se il mercato risulta essere troppo costoso può convenire internalizzare creando dei gruppi in cui gli scambi avvengano a condizioni più vantaggiose per il gruppo (o per alcune sue unità). I motivi possono essere di natura economica, cioè esistono delle motivazioni che prescindono dalla distinta soggettività giuridica delle unità produttive; possono essere motivi economici di derivazione giuridica, quando portano alla costituzione di gruppi formati da unità produttive giuridicamente distinte; o ancora motivi che portano alla costituzione di gruppi di unità produttive con soggettività giuridica condivisa.

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    2. Aggiungerei inoltre che, tutti i motivi sopra elencati da Clara, sono accomunati dalla volontà del soggetto economico di raggiungere il cosi detto effetto sistema del gruppo, da intendersi come differenza tra valore creato dall'aggregato e la somma dei valori che le singole parti che lo compongo, disgiuntamente considerate, sarebbero in grado di creare.

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  7. Quali sono i principali motivi di costituzione dei gruppi aziendali?

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    1. Come ci dice anche la teria dei costi di transazione, i motivi sono legati alla riduzione dei costi o all'aumento dei ricavi totali, generando il cosìddetto effetto sistema

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Il principale motivo di costituzione dei gruppi sta nella volontà da parte del soggetto economico di raggiungere il cosiddetto "effetto sistema", da intendersi come la differenza tra il valore creato dall'aggregato e la somma dei valori che le singole parti che lo compongono, disgiuntamente considerate, sarebbero in grado di creare.

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    4. Occorre inoltre distinguere i motivi che portano alla costituzione dei gruppi a seconda che:
      - prescindano dalla distinta soggettività giuridica delle unità produttive del gruppo (aumentare la capacità di governo delle condizioni di generazione del reddito, abbattere i costi di transazione, sfruttare e trasferire il know-how delle società acquisite, aumentare il potere contrattuale, raggiungere economie di scala e di esperienza, diversificare il rischio per area geografica);
      - portino alla costituzione di gruppi di unità produttive giuridicamente distinte (limitare la responsabilità e separare le attività rischiose dalle altre attività, favorire il processo di delega decisionale, responsabilizzare e agevolare il controllo dei risultati, ottenere vantaggi di natura finanziaria e fiscale, sfruttare la leva azionaria, favorire l'internazionalizzazione);
      - portino alla costituzione di gruppi di unità produttive con soggettività giuridica condivisa (fusioni intragruppo e divisionalizzazione).

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    5. Bene la classifcazione di Bellagamba

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  8. Che cos’è e perché le società redigono il consolidato fiscale?

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    1. Le imposte vengono calcolate non sull’utile di gruppo dichiarato dal bilancio consolidato, ma vengono calcolate sul risultato conseguito dalle singole unità tranne nel caso in cui il gruppo opti per la redazione del Consolidato fiscale( una dichiarazione dei redditi congiunti con la quale il gruppo potrà compensare utili e perdite).
      Questa è una dichiarazione facoltativa volta ad evitare eventuali trasferimenti di utili da società a società per portarle in pareggio.

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    2. Il consolidato fiscale è una dichiarazione dei redditi congiunta. La holding fa il consolidato per tutto il gruppo, ci saranno delle società che porteranno nella dichiarazione dei redditi degli utili, altre delle perdite, la holding quindi compenserà utili e perdite e presenterà al fisco la differenza.

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    3. Si opta per il consolidato fiscale quando non si vuole rilevare nell bilancio consolidato l'utile o la perdita delle singole società controllate.

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  9. Quali sono le caratteristiche e i punti di forza di una struttura a pettine?

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    1. Nella struttura a pettine la holding controlla direttamente tutte le società del gruppo ottenendo cosi tre vantaggi chiavi:
      - mantenimento dei segreti industriali e delle informazioni aziendali; (Fondamentale per tutte quelle società che hanno brevetti chiave)
      -non distribuzione a terzi utili di società particolarmente redditizie ( le cosidette star nella matrice BCG)
      -evitare conflitti di interesse con le minoranze e creditori sociali.

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    2. Risposta non coerente con la domanda! La domanda non è sul perché si arriva al controllo totalitario

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    3. in una struttura a pettini la holding controlla direttamente tutte le società del gruppo e inoltre i legami tra holding e le società operative sono molto onerosi

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    4. Ritengo che il principale punto di forza sia rinvenibile nel fatto che, controllando direttamente tutte le controllate, si riesce a mantenere un elevato grado di presidio delle fasi strategiche del processo (dalla funzione approvvigionamento a quella di vendita), impedendo così che cause esterne influiscano nel processo di creazione del valore (es. Bialetti ha una tipica struttura a pettine che le permette di controllare in modo dettagliato tutte le fasi della produzione, dall'acquisto dei fattori presso sue controllate, alla vendita attraverso proprie filiali commerciali).

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  10. Nella slide 167, perché si passa da una società con struttura multidivisionale ad un gruppo di società?

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    1. Il passaggio da una struttura multidivisionale a un gruppo di società favorisce il processo della delega decisionale. Ciò consente di ridurre il rischio attraverso la separazione del business dagli altri, responsabilizzando gli amministratori delle controllate. Inoltre, ciò permetterà di ottenere una più agevole valutazione delle performance e una maggiore flessibilità organizzativa

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  11. Perché l’autority Anti Trust fissa dei limiti alla crescita delle aziende?

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    1. Perché se le aziende crescono troppo e diventano dei monopoli, i monopoli portano diversi problemi come la riduzione delle quantità e l’aumento dei prezzi; quindi quella non sarà più un’impresa che opera per il benessere della collettività ma per l’interesse di pochi.

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    2. Aggiungerei che di conseguenza, il monopolio porterebbe ad evidenti inefficienze di mercato

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  12. Che differenza c’è tra il Gruppo di società e una società a struttura multidivisonale?

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    1. L’autonomia decisionale del soggetto economico del gruppo di società è minore rispetto a quella che può avere il soggetto economico di una società multidivisionale. Nel gruppo di società troviamo molteplici interessi che trovano la loro naturale espressione in una pluralità di bilanci separati.
      I singoli risultati operativi non si sommano, riuscendo così a separare le attività rischiose delle società che sono in perdita.
      Nella struttura multidivisonale, invece, gli utili e le perdite delle varie divisioni vengono compensate in unico risultato (unico bilancio consolidato).

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    2. Un'altra differenza è che nel gruppo di società possiamo avere una pluralità di soggetti giuridici il cui numero non coincide necessariamente con il numero di unità produttive, nè tantomeno con il numero di imprese.
      Nella società multidivisionale abbiamo un unico soggetto giuridico e, nel caso del gruppo di imprese, il numero delle unità produttive non coincide necessariamente con il numero di imprese.

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    3. Molto bene Lanza.

      Poco chiara la prima parte della risposta di Bellagamba

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  13. Nella struttura gruppo e in quella multidivisionale come vengono trattati gli utili e le perdite?

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    1. Nel gruppo abbiamo diversi soggetti giuridici e quindi diversi bilanci, a differenza della struttura multidivisionale dove utili e perdite vengono compensati attraverso una somma algebrica, nella struttura gruppo questo non accade perché se ad esempio abbiamo una società ALFA che produce utili, questa procederà alla distribuzione, mentre se abbiamo una società BETA che produce perdite, questa società dovrà mantenere queste perdite (in sintesi non vengono compensate con gli utili prodotti da Alfa), questo è un modo per separare le attività pericolose in modo da evitare che altri Business positivi vengano intaccati.

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    2. Nella struttura multidivisonale gli utili e le perdite delle varie divisioni vengono compensate in unico risultato. Nel gruppo i singoli risultati operativi delle società non si sommano. Possiamo infatti trovare una situazione dove la società A fa utili e li distribuisce alla Holding e dove la società B mantiene al suo interno le perdite.
      Il gruppo riesci a separare cosi l’attività di quelle società rischiose che potrebbero avere delle perdite.

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    3. Nella società Multidivisionale gli utili e le perdite vengono compensati effettuando una differenza. Questo è possibile perchè vi è un unico soggetto giuridico. Nel gruppo di società invece, si presentano una pluralità di bilanci per salvaguardare le società con risultati positivi. E' poi previsto il consolidamento finale da parte della Holding. Va sottolineato che dal punto di vista fiscale l'imponibile è quello relativo all'utile o alle perdite delle singole società tranne nel caso in cui il gruppo non decida di redigere il consolidato fiscale che a differenza del bilancio consolidato comunemente considerato, presenta una dichiarazione dei redditi congiunta. La Holding quindi avrà la possibilità di bilanciare utili e perdite delle sue società e sottoporre al fisco la differenza di questi. Questa modalità è prevista per evitare che che vi siano scambi con il trasferimento di perdite da una società all'altra in modo di portare le società in pareggio eludendo il fisco.

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    4. Molto bene Tolla. bene le integrazioni di Di Rienzo e Rossi

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  14. Cosa si intende per economie di scopo?

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    1. L’economia di scopo permette di ottenere un notevole risparmio grazie alla condivisione tra più unità produttive di know-how, di risorse, di impianti ma anche accentrando, ad esempio, alcune funzioni come l’amministrazione o la finanza. Si può realizzare quindi anche quando i business sono totalmente diversi. Il raggiungimento di economie di scopo è uno dei motivi per cui si tende a diversificare.

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    2. Il risparmio ottenuto si intende in termini di costi.

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    3. Per economie di scopo (o economie di ampiezza) si intendono quei vantaggi di costo derivanti dalla produzione congiunta di diversi tipologie di output con l’utilizzo di un medesimo impianto. Si può distinguere tra economie di scopo specificatamente produttive, in cui il vantaggio di costo deriva dall’utilizzare un medesimo macchinario per diversi tipi di prodotto, ed economie di scopo gestionali, che indica più in generale lo sfruttamento di una medesima situazione e delle stesse risorse per giungere a risultati o obiettivi differenti.

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  15. Il soggetto economico ha più libertà decisionale in una struttura multidivisionale o in una struttura a gruppo?

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    1. Il soggetto economico ha più libertà decisionale di indirizzo in una struttura multi divisionale rispetto ad una struttura a gruppo perché quando abbiamo una società multi divisionale stiamo parlando di un unico soggetto giuridico quindi non importa a nessuno degli stakeholder esterni quello che accade nei vari business perché abbiamo un unico soggetto giuridico e un unico patrimonio responsabile.

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    2. L'autonomia decisionale del soggetto economico del gruppo di società è MINORE rispetto a quella che può avere il soggetto economico di una società multidivisionale.
      Nel gruppo di società infatti, abbiamo una pluralità di interessi coinvolti e di conseguenza una pluralità di bilanci. Diversamente, in una società con struttura multidivisionale vi è un unico soggetto giuridico, un unico patrimonio responsabile e un unico bilancio.
      Il soggetto economico avrà quindi una MAGGIORE libertà decisionale in una struttura multidivisionale rispetto ad una struttura a gruppo.

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  16. La Holding è tenuta ad informare l’attività di direzione e coordinamento svolta nei confronti delle controllate?

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    1. L’attività di direzione e coordinamento attiva, ossia quella esercitata dalla Holding, secondo il nostro ordinamento non è soggetta a pubblicità. Difatti è la controllata a dover pubblicizzare nel bilancio, negli atti e nella corrispondenza di essere soggetta ad attività di direzione e coordinamento.

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    2. La holding non è tenuta a dire quali sono le società dirette e coordinate poiché questo obbligo spetta alle società controllate di dire se le società soggette ad attività di direzione e coordinamento da parte della controllante.

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    3. Bene ma domanda già posta in post precedenti

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  17. Quali sono le motivazioni economiche che portano a creare aggregazioni economiche di attività simili a quelle già svolte?

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    1. Creando dei gruppi in cui le unità svolgono attività simili tra di loro (attraverso un processo di integrazione orizzontale) è possibile avere dei vantaggi considerevoli come l’aumento del potere contrattuale e la realizzazione di economie di scala e di esperienza. Si ha, inoltre, una diversificazione del rischio per area geografica, ed avviene un trasferimento di know-how sia da parte del gruppo verso le società acquisite che viceversa, in questo modo le conoscenze non solo aumentano, ma sono arricchite e completate.

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  18. In quale situazione il soggetto economico ha una maggiore autonomia decisionale?

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    1. Il soggetto economico sicuramente ha una maggiore libertà decisionale in una struttura multidivisionale rispetto ad una struttura gruppo. Questo perché quando abbiamo una società con una struttura multidivisionale stiamo parlando di un unico soggetto giuridico ,inoltre eventuali operazioni di scambio tra i diversi business dal punto di vista giuridico non suscitano interesse da parte degli stakeholders perché abbiamo un unico patrimonio. Questo non accade nella struttura gruppo, è importante ricordare che la differenza sostanziale tra le due strutture sta nella separazione giuridica e che intorno ad ogni soggetto giuridico ruota una pluralità di interessi . Sono proprio questi interessi che spesso si scontrano e limitano l’autonomia del soggetto economico attraverso strumenti di tutela che bloccano eventuali operazioni di scambio tra i business.

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    2. Il soggetto economico ha più libertà decisionale di indirizzo in una struttura multi divisionale

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    3. Il soggetto economo ha una maggiore autonomia nella società multidivisionale e questo perché l'autonomia del soggetto economico nel gruppo di società deve scontrarsi con gli interessi dei vari stakeholders.

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  19. Dove figura se una società è soggetta ad esercizio di direzione e coordinamento? Nel caso in cui un soggetto portatore di interessi in una società vuole presumere che questa è soggetta a direzione e coordinamento cosa deve dimostrare? Inoltre perché alcune società non dicono di essere soggette a direzione e coordinamento, anche se di fatto lo sono?

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    1. Non è chi esercita (la holding) a dover dare informazione di attività di direzione e coordinamento ma lo sono le società controllate che ne sono soggette. Se però questa notizia non viene data e la società controllata è diretta e coordinata dalla holding, questo si può dimostrare se abbiamo gli stessi amministratori in entrambe le società (premettendo che queste devono operare in business correlati) e inoltre se emergono scambi tra le due società. Questa presunzione potrebbe servire a portatori interesse (quali ad esempio una banca che teme di essere espropriata delle garanzie per il prestito erogato) per difendere i propri interessi in caso di scambi di beni tra le due società. Proprio per non allarmare e tranquillizzare gli stakeholder e gli shareholder minoritari solitamente le società non tendono a dare informazione di essere soggette a direzione e coordinamento.

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    2. Nel caso specifico del gruppo Fininvest, come questa potrebbe danneggiare una banca che ha erogato un prestito a Mediaset? (Slide 69)

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    3. Fininvest ad esempio potrebbe dire a Mediaset di vendere un bene alla società Milan, ad un prezzo più basso di quello di mercato. Cosi la banca che ha erogato il prestito perde un bene su cui aveva basato le garanzie, inoltre nel patrimonio di Mediaset quella voce sarà sostituita da un credito di valore minore (perché abbiamo detto che lo scambio avviene a prezzi più bassi rispetto al mercato). Questo esempio si addice perfettamente con quanto detto prima, perché Mediaset e Milan dichiarano di non essere soggette ad attività di direzione e coordinamento da Fininvest.

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  20. Quali tipologie di strutture può avere un gruppo?

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    1. Un gruppo può avere diverse tipologie di strutture:
      - semplici, caratterizzati da partecipazioni possedute direttamente da una società capogruppo o da una persona fisica. Quando il numero di società è elevato viene definita "a stella" (es. gruppo Carrefour) o "a pettine", dove la holding controlla direttamente tutte le società del gruppo (tipica dei gruppi la cui decisione non è molto complessa, come i gruppi mono-prodotto) che si distinguono esclusivamente per la rappresentazione grafica del partecipogramma;
      - complessi, che si dividono a loro volta in gruppi a cascata e gruppi a livelli successivi di aggruppamento (gruppi di gruppi): nei primi la società A controlla B che a sua volta controlla C, e così via, nei secondi la capogruppo A controlla alcune società intermedie B (sub-holding) le quali a loro volta ne controllano altre C;
      - a catena, caratterizzati da rapporti reciproci di partecipazioni dirette (A controlla B e viceversa) o indirette (A controlla B che a sua volta controlla C che, al contempo, possiede partecipazioni in A);
      - piramidali, una holding a monte che, attraverso partecipazioni dirette o indirette tramite sub-holding, controlla a cascata un numero di società operative a volte molto elevato.

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  21. ai nostri fini che cosa rileva: il controllo o l'esercizio del potere di controllo?

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    1. Ai nostri fini quello che rileva è il controllo.

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    2. Per noi infatti si ha un gruppo anche nel caso in cui la holding non esercita attività di direzione e coordinamento mentre per il Campobasso il controllo è una condizione necessaria ma non sufficiente per l'esistenza di un gruppo, per esserci gruppo ci deve essere anche direzione e coordinamento. Per i giuristi quello che rileva è la direzione perchè è dalla direzione che nascono le responsabilità.

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    3. Bene ma domanda già posta in precedenza

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  22. Risposte
    1. Il gruppo si diversifica per raggiungere dei vantaggi, in particolare rispondere in modo efficace e tempestivo ai cambiamenti aziendali, per diversificare il rischio in base alle aree di attività e per raggiungere e sfruttare economie di scopo.

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  23. Cosa si intende per unità captive?

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    1. L’unita captive (prigioniera)è un’unita che opera esclusivamente all’ interno del gruppo, parliamo di un soggetto giuridico dal cui bilancio si evince che tutti i costi e tutti i ricavi ( escluso il discordo della tassazione) riguardano rapporti con parti correlate del gruppo.

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    2. Una unità captive (unità prigioniera) è una società appartenente ad un gruppo che opera esclusivamente all'interno del gruppo. Nel suo bilancio tutti i costi e ricavi sono generati da operazioni con parti correlate e ha al suo interno come unico soggetto esterno lo stato.

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    3. Molto bene Tolla...evitare ripetizioni

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  24. Nella slide 168 data la rete aziendale, che cosa rappresenta "AB"?

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    1. Nella slide 168 abbiamo una rete aziendale con due gruppi ALFA e BETA uniti tra loro da una serie di rapporti. AB è una joint venture costituita da entrambi i gruppi ( Ho due soggetti economici che si mettono insieme realizzando un controllo congiunto della società. Oltre alle joint venture di tipo societario quali altre joint venture abbiamo?

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    2. Oltre alle joint venture di tipo societario (volte a realizzare beni/servizi) ci sono anche joint venture contrattuali un esempio lo abbiamo con il gruppo Arterios che collabora con un altro gruppo per realizzare un certo tipo di attività.

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  25. Dal punto di vista giuridico chi può esercitare l'impresa gruppo o il gruppo d'imprese?

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    1. Dal punto di vista giuridico l'impresa gruppo, ovvero il gruppo di imprese, possono essere esercitate da un gruppo di società oppure da una società multidivisionale. Geox per esempio è un impresa gruppo che opera sul mercato attraverso una pluralità di soggetti giuridici.

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  26. Risposte
    1. I costi di transazione emergono quando occorre effettuare una transazione cioè uno scambio si risorse.
      Riguardano la fase preparatoria dello scambio ( es. ricerca del contraente, preparazione dell’accordo, definizione del contratto) o la fase di esecuzione della transazione (es. controllo delle prestazioni, gestione delle inadempienze, modifiche delle prestazioni che si rendono successivamente necessarie)

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  27. Perché spesso le controllate tendono a non dichiarare di essere soggette ad attività di direzione e coordinamento da parte della controllante?

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    1. Per non scoraggiare l'interesse degli investitori nell'acquisto di partecipazioni all’interno della società e per evitare che i creditori e gli azionisti di minoranza, possano temere e subire espropriazioni in seguito a direttive imposte dalla Holding.

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    2. Per limitare la responsabilità della holding . Però in alcuni casi, anche se la controllante non dichiara di essere diretta e coordinata dalla hoding, ci sono alcuni elementi che portano a presumere attività di direzione e coordinamento per cui gli azionisti di minoranza o i creditori sociali della società controllante possono recarsi dal giudice e dichiarare la presenza di elementi che fanno presumere che la società è stata diretta e quindi che è stato arrecato un danno nei loro confronti.

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  28. Nella slide 188 cosa si intende per: sfruttare gli scambi tra soggetti giuridici distinti al fine di eludere i criteri di valutazione previsti dai principi contabili?

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    1. Una possibile interpretazione potrebbe essere collegata alla cessione del marchio dalla holding ad una società controllata ad un prezzo di mercato eludendo così lo IAS 38, che stabilisce che un'attività immateriale (marchio) deve essere valutata in bilancio al costo iniziale e non al valore di mercato. Il bilancio della holding segnerà così un'importante plusvalenza con la possibilità, da parte di quest'ultima, di distribuire utili.

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    2. Esempio pratico è stata la cessione del marchio Ducati Corse da Ducati motor holding alla controllata Ducati corse srl. L’operazione, ha permesso alla capogruppo di incassare 15,7 milioni di euro oltre a stornare debiti verso la controllata per 11,9 milioni di euro, per un totale i 27,6 milioni.

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  29. Quali sono le motivazioni economiche che spingono verso una aggregazione di attività simili a quelle già svolte? (integrazione orizzontale)

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    1. Tra le motivazioni che portano alla costituzione di un Gruppo, l’integrazione orizzontale si verifica per realizzare:
      - sfruttamento del know how delle società acquisite (know how fonte di un vantaggio competitivo)
      - trasferimento del know how del gruppo alle società acquisite
      - aumento del potere contrattuale sul mercato di collocamento o approvvigionamento, per ridurre la concorrenza
      - sfruttamento delle economie di scala di esperienza per ridurre i costi unitari dei prodotti
      - diversificazione del rischio per area geografica

      Un esempio recente può essere IBM acquisita da Lenovo.

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    2. I gruppi orizzontali sono quelli formati da unità produttive che svolgono attività uguali o simili. Motivi che portano alla loro formazione sono:
      -sfruttamento del know how delle società acquisite
      -trasferimento del know how del gruppo alle società acquisite
      -aumento del potere contrattuale
      -sfruttamento delle economie di scala e d'esperienza
      -diversificazione del rischio per area geografica

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  30. Quali sono le unità che possono avere come fine il profitto in riferimento all’oggetto ?

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    1. Le unità che hanno come oggetto il profitto sono quelle che operano sul mercato sia a livello di domanda che a livello di offerta

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    2. Inoltre possiamo aggiungere che quando un'unità è orientata al profitto ( quindi quando l'unità opera sul mercato, avendo come oggetto specifico il profitto) ha un fine non correlato a quello di altre unità.

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  32. Le motivazioni economiche che spingono verso una aggregazione di attività simili a quelle già svolte sono: lo sfruttamento del know-how delle società acquisite; il trasferimento del know how del gruppo alle società acquisite; l'aumento del potere contrattuale; la diversficazione del rischio per area geografica e lo sfruttamento delle economie di scala e di esperienza.

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  33. Per i giuristi, se una holding non esercita attività di direzione e coordinamento può essere un gruppo?

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    1. No perchè per i giuristi, quindi anche per il Campobasso, il controllo è una condizione necessaria ma non sufficiente per l'esistenza di un gruppo, per esserci gruppo ci deve essere anche direzione e coordinamento. Per i giuristi quello che rileva è la direzione perchè è dalla direzione che nascono le responsabilità.

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  34. che cosa intendiamo per joint venture?

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    1. Quando parliamo di joint venture stiamo parlando di una società a controllo congiunto cioè ci sono due.soggetti che controllano effettivamente la.societa'

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    2. Il tutto vine disciplinato da uno specifico contratto

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    3. Che differenza c'è tra joint venture di tipo societario e joint venture di tipo contrattuale?

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    4. Con le joint venture di tipo societario si costruisce una società per realizzare un certo bene o servizio. Ci sono però anche joint venture di tipo contrattuale dove il gruppo collabora con altri gruppi in joint venture per realizzare un certo tipo di attività quindi anziché avere una società appositamente costituita dove ogni gruppo immette risorse si ha semplicemente un contratto.

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    5. Nella joint venture societaria due parti/società vanno a costituire un nuovo soggetto giuridico per collaborare con l'obiettivo di realizzare un certo bene o servizio. In quella contrattuale due gruppi, disciplinati dalla stipula di un contratto e quindi senza dar vita ad una società, collaborano per raggiungere un certo tipo di attività.

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    6. Le joint ventures possono essere societarie oppure contrattuali: nel primo caso, viene a costituirsi un nuovo soggetto giuridico (appunto, una società) con propria personalità giuridica e proprio patrimonio, mentre, invece, nel secondo caso, non viene costituito un nuovo soggetto giuridico ed i rapporti tra le imprese sono disciplinati dal contratto stesso di joint venture.

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    7. Nella slide n.168 del corso, relativa alla rappresentazione di "Rete aziendale", AB rappresenta la cosiddetta JOINT VENTURE.
      In particolare si parla di Joint Venture, quando si intende una società a controllo congiunto che è stata costituita da entrambi i gruppi (nel nostro caso gruppo Alfa e gruppo Beta). La Joint Venture rappresenta l'unico caso dove è possibile trovare due soggetti economici che insieme governano la società.
      Da precisare poi, che oltre alle Joint Venture di tipo societario, ossia quelle in cui si costituisce una società per realizzare un bene o un servizio, esistono anche Joint Venture di tipo contrattuale dove il gruppo collabora con un altro gruppo per realizzare un certo tipo di attività; di conseguenza anzichè avere una società appositamente costituita, dove ogni gruppo introduce proprie risorse per realizzare un certo progetto, si avrà un CONTRATTO attraverso cui i due gruppi collaborano insieme.

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  35. La holding nel bilancio è tenuta a dire quali sono le società dirette e coordinate?

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    1. No, sono le società a dover riportare in bilancio se sono soggette ad attività di direzione e coordinamento.

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    3. No, spetta alle società. La Holding inoltre, dal canto suo, generalmente evita di indicare quali sono le società controllate per diminuire le proprie responsabilità ed evitare problemi di natura giuridica. Infatti, se ipotizziamo per esempio che vi siano movimenti di parti del patrimonio (soprattutto immobili) tra una sub-holding ed un'altra ( movimenti che generano problemi di conflitti di interesse tra gli stakeholder), la responsabilità ricade sui relativi azionisti di maggioranza e sulla Holding stessa. A tal proposito vi sono anche strumenti giuridici volti ad impedire queste operazioni a tutela in primis dei creditori sociali (banche) e degli azionisti di minoranza.

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    4. scusi professore, non l'avevo letta!!!

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  36. Descrivere la struttura nella slide 194.

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    1. La struttura rappresentata nella slide 194 è una tipica struttura piramidale che vede al suo vertice la “cassaforte di famiglia” (s.a.p.a.) , istituto al quale una famiglia ricorrere al fine di garantirsi una protezione patrimoniale. Al secondo livello troviamo una “holding finanziaria” caratterizzata dalla presenza esclusiva di partecipazioni attive nelle due “Holding Corporate” del Gruppo. A livello operativo troviamo delle subholding di settore che sono specializzate e controllano diverse società operative, dando vita a gruppi di società specializzati su più business.
      Il gruppo a livelli successivi di aggruppamento (a grappolo) favorisce processi di delega decisionale e consente un maggior controllo della controllante attraverso il bilancio consolidato delle sub-holding.

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  38. Quali sono le motivazioni che spingono verso l'aggregazione economica di attivita' a monte o a valle?

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    1. Sono motivazioni di tipo economico, e riguardano la volontà di ridurre i costi di transazione che derivano dalle imperfezioni del mercato, il desiderio di svincolarsi da particolari fornitori di specifici fattori produttivi che condizionano la mia azienda, e la ricerca di economie tecnologiche.

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    2. Credo perché si vuole attuare una strategia di crescita, più precisamente una strategia di concentrazione. In questo modo un'azienda può controllare sia uno step successivo (valle) che uno step antecedente (monte) a quello che già svolge. Per esempio, una fabbrica produttrice di elettrodomestici decide di aprire un punto vendita ed inoltre inizia a produrre pezzi di ricambio.
      Ciò permette di risparmiare sui costi e di acquisire più settori di mercato.

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    3. L'integrazione a valle può derivare anche dall'esigenza di entrare più a contatto con il cliente finale e ricevere quindi un feedback attendibile

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  39. Quali sono i gruppi con struttura complessa e che differenza c'è con i gruppi con struttura a catena?

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    1. Le strutture di gruppo possono essere semplici o complesse. Le strutture semplici sono tipiche dei gruppi con un forte accentramento decisionale, ma in caso di internazionalizzazione risultano obsolete. Le strutture complesse possono essere a cascata o a livelli successivi di aggruppamento, e favoriscono il processo di delega decisionale. I gruppi con struttura a catena sono caratterizzati da partecipazioni reciproche, che possono essere dirette o indirette.

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  40. Perchè il gruppo piramidale viene definito il gruppo dei furbi?

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    1. Perché consente di mantenere il controllo con il minore impiego di risorse, le imprese vengono così controllate con quantità davvero modeste di capitale.

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  41. Perchè chi sta al vertice con poco riesce a controllare tanto.

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    2. Perché il resto del capitale sociale viene sottoscritto di fatto dalle minoranze delle Sub-Holding sottostanti la controllante e, pertanto, con una piccola percentuale di capitale si riesce a controllare un'intera piramide composta da un volume di affari immenso.

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  42. perchè viene costituito il gruppo piramidale?

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    1. L'obiettivo di fondo è quello di separare il controllo dalla proprietà del capitale e ciò attraverso la costituzione delle cosiddette "scatole cinesi".
      Questo tipo di struttura determina il fenomeno dei "controlli di minoranza" e consente di diluire il capitale del gruppo. Il capitale è concentrato nelle mani di pochi o di un unico azionista al vertice della piramide.

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    2. Perchè consente di diluire il capitale di gruppo determinando il fenomeno dei c.d "controlli di minoranza"; tra l'altro solo al vertice della piramide il capitale è concentrato nelle mani di pochi o di un unico azionista (il soggetto economico) che detiene il controllo del gruppo. In altre parole viene separato il controllo di un proprietario-controllante dalla proprietà di azionisti non controllanti, presenti ad ogni livello di gruppo.
      L'obiettivo di fondo dunque è quello di separare il controllo dalla proprietà del capitale, attraverso le c.d. "scatole cinesi".

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    3. Inoltre consente di mantenere il maggior controllo possibile con il minor impiego di risorse.

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  44. Che cosa sono e a cosa servono le "scatole cinesi" all'interno di una struttura piramidale?

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    1. Sono società in cui l'attivo è rappresentato in misura prevalente dalle partecipazioni per lo più di controllo, in altra società quotata mentre nelle fonti di finanziamento quota consistente è rappresentata dal capitale di proprietà conferita dalle minoranze azionarie. Servono per separare il controlla dalla proprietà del capitale.

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    2. Scatole cinesi sono società che hanno nell'attivo prevalentemente partecipazioni, per lo più di controllo, in altre società quotate e tra le fonti di finanziamento capitale di proprietà conferito da minoranze azionarie. La loro redditività è associata all'incasso dei dividendi prodotti dalle società operative a valle. L'obiettivo della struttura piramidale è separare il controllo dalla proprietà del capitale.

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    4. Le scatole Cinesi le troviamo nei gruppi piramidali che sono caratterizzati da partecipazioni a cascata multiple, in cui una holding, spesso una società finanziaria, controlla un'altra società. La società controllata, a sua volta, controlla un'altra società posta sotto di essa, la quale può controllare altre società ecc. Generalmente il controllo è mantenuto con il minimo necessario per ottenere la maggioranza assoluta. Maggiore è il numero di società nella piramide, minore è il rischio cui è sottoposto il proprietario della capogruppo. Infatti alcune delle società possono essere quotate, ottenendo più capitale di debito dal mercato; il proprietario così può limitare l'ammontare di risorse proprie investite nel gruppo. Come risultato, il proprietario ottiene il controllo con un investimento incredibilmente più piccolo di quello necessario (per ottenere il controllo assoluto). Si tratta di un meccanismo di "demoltiplicazione" della quota necessaria per il controllo di una società.

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    5. Bene Soldovieri. Evitare ripetizioni

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    6. Sono società in cui l'attivo è rappresentato in misura prevalente dalle partecipazioni per lo più di controllo, in altra società quotata mentre nelle fonti di finanziamento quota consistente è rappresentata dal capitale di proprietà conferita dalle minoranze azionarie. Servono per separare il controlla dalla proprietà del capitale.

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  45. Quali sono le differenze principali tra la definizione di gruppo aziendale definitiva del libro (slide169) e le definizioni economico-aziendali nelle tre impostazioni (Azzini,Saraceno ecc.)??

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    1. Nella nostra impostazione (slide 169) si parla di una PLURALITA' DI UNITA' PRODUTTIVE (e non di unità economiche relative come fa Azzini o aziende come fanno Saraceno et al.) che possono avere una soggettività giuridica propria o condivisa. Nell'impostazione di Azzini e Saraceno si fa, inoltre, esplicito riferimento alle sole unità con soggettività giuridica propria. Nella nostra impostazione, la distinta soggettività giuridica non è rilevante ai fini della presenza di azienda. Per qualificarsi come tale, infatti, necessitiamo anche di visione sistemica ed autonomia decisionale.

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  46. Molto gradite le domande sul gruppo Buzzi Unicem, utilizzando la teoria finora discussa!

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  47. Che cos'è il c.d. "effetto autovelox"?

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    1. Per effetto autovelox si intende la situazione (la fotografia) di una società o di un gruppo al 31/12 che risulta attraverso il bilancio. Spesso accade che per avere un buon bilancio (per venir bene in foto) si facciano delle operazioni ad hoc, come è accaduto per la Ducati che ha venduto il suo marchio per aumentare i ricavi, altrimenti avrebbe chiuso il bilancio in perdita.

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    2. Ottimo...ma su Ducati era solo un ipotesi!

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  49. Buzzi Unicem potrebbe essere vista come un'impresa-gruppo?

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    1. Sembrerebbe di si, infatti non sussistono i caratteri di aziendalità, visto che le controllate svolgono tutte attività correlate, che riguardano la produzione e la commercializzazione di cemento e simili, ma si potrebbe parlare di sub-sistema.

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  51. quali sono i motivi che spingono verso l' aggregazione economica di attività a monte o a valle?

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    1. a)riduzione dei costi di transazione
      b)sfruttamento delle economie tecnologiche
      c)svincolarsi dal condizionam,ento dei fornitori su fattori produttivi specifici

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  52. a)riduzione dei costi di transazione
    b)sfruttamento delle economie tecnologiche
    c)svincolarsi dal condizionam,ento dei fornitori su fattori produttivi specifici

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  53. Due esempi dei primi due motivi possono essere i seguenti:
    -ridurre i costi di transazione dovuti alle imperfezioni di mercato (ad esempio nei paesi in via di sviluppo)
    -sfruttare le risorse tecnologiche (ad esempio Yamaha che produce anche strumenti musicali)

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  54. In Buzzi Unicem possono essere realizzate economie di scopo?

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    1. Per economia di scopo si intende la condivisione di know how, di risorse, di impianti ecc. tra più unita produttive del gruppo permettendo di conseguenza di ottenere un notevole risparmio di risorse e di costi. Dall'analisi del gruppo sono portato ad affermare che il gruppo Buzzi Unicem sia un impresa gruppo, e che le controllate operino in funzione del fine specifico assegnato dal soggetto economico, e quindi essendo il business molto correlato penso sia possibile riscontrarlo.

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  55. PRESTITO
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