giovedì 30 aprile 2015

Domande aperte di Economia dei Gruppi Aziendali - Lezione X - Slide 248-263

106 commenti:

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  2. Cosa si intende per strategia a livello corporate? Quali sono gli obiettivi/compiti assegnati a tale livello?

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    1. Le strategie corporate dette anche strategie a livello aziendale riguardano l'intera impresa e sono elaborate dal top management o dai dirigenti di più alto livello: amministratori e direttori generali. Le scelte spettanti alla holding riguardano la definizione:
      -delle strategie di portafoglio
      -delle unità strategiche di affari
      -della ripartizione della catena del valore tra le unità controllate
      -delle strategie di integrazione orizzontale
      -dei prezzi di trasferimento de beni è servizi intragruppo
      -della politica dei dividendi
      -dè mercati di riferimento
      -dei consigli di amministrazione della controllante e delle controllate.

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    3. Inoltre quando l'impresa si identifica in un'unica business unit, la strategia corporate coincide con la strategia di business

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  3. Perchè le Unità stars della BCG hanno un flusso di cassa negativo?

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    1. Le unità Stars hanno flussi di cassa negativi in quanto i flussi di cassa dell'attività operativa vengono tutti investiti e con gli investimenti si superano i flussi di cassa stessi. Questo perchè il settore è in crescita e di conseguenza richiede e consente investimenti. I flussi di cassa negativi devono essere coperti o attraverso il capitale di proprietà, o con prestiti dalle banche o attraverso i cash cows.

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    2. Le unità Stars, sebbene offrono elevati livelli di redditività, hanno flussi di cassa negativi in quanto presentano un elevato livello di investimenti necessari; di conseguenza il flusso di cassa assorbito dall'attività di investimento sarà relativamente elevato.

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    3. Per finanziare le unità stars è importante avere all'interno del gruppo, unità definite cash-cows (vacche da mungere), che generano flussi di cassa ampiamente positivi, ma essendo posizionate in settori che non crescono, non hanno bisogno di grandi fonti di finanziamento.

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    4. Molto bene Rossi e la precisazione di Frattali

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  4. Nella matrice BCG in quale quadrante potrebbe essere inserito il gruppo Lottomatica spa?

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    1. Lottomatica dovrebbe trovarsi nel quadrante Cash cows in quanto è finanziatrice netta del gruppo in quanto concede più finanziamenti di quanto ne riceve. Funge da banca di gruppo.

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    4. Dalle informazioni fornite dal professore durante le lezioni fino a qui tenute avremo che quello che si comprende di Lottomatica è di un gruppo che operava in un mercato in forte crescita, che necessitava di investimenti sempre nuovi.
      Ipotizzo quindi che la stessa poteva collocarsi nel quadrante delle "stars", con il conseguimento si di utili, ma con un risultato di flussi negativo dato che quelli derivanti da attività di investimento erano maggiori rispetto a quelli derivanti da attività operativa.
      La stessa Toro Assicurazioni viene acquisita proprio per finanziare, attraverso i suoi flussi di cassa, le necessità dell'intero Gruppo (configuro quindi questa come "cash cow") e assegnando allo stesso acquisto (non giustificato in ottica di business) una visione sistemica, ossia quella di migliorare l'economicità dell'intero aggregato.

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  6. Qual è il problema della teoria degli shareholder?

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    1. La teoria degli shareholder individua come unico finalismo aziendale la creazione di valore per gli azionisti, ipotizzando che se si crea valore per loro si creerà conseguentemente valore per gli altri stakeholder. In realtà il mercato ha dimostrato che non sempre ciò accade e che se l’orientamento che guida il management non è mettere al centro l’azienda può succedere di creare valore per gli azionisti e contemporaneamente creare gravi danni per l’azienda e per gli altri stakeholder.

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    2. Un grave problema potrebbe essere quello di perdere di vista gli aspetti più importanti, come ad esempio il mercato. Se il fine ultimo è la creazione di valore per gli azionisti, si perde il contatto con il mercato e con gli stake-holder. E questo può danneggiare gravemente un'azienda...Bene o male, l'unica preoccupazione di un management che decide di massimizzare il profitto dell'azionista è quella di minimizzare i costi. Questo potrebbe decretare ad esempio la perdita di risorse umane ad esempio.
      Invece può risultare più opportuno definire il fine specifico con i bisogni che il gruppo intende soddisfare e lasciare il profitto in secondo piano.

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  7. In quali casi è possibile avere più mission in un solo gruppo?

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    2. I gruppi possono essere aggregazioni molto complesse ed è bene che la mission sia dettagliata. A questo fine i gruppi che operano in più business formulano una mission generale, elaborata usualmente dalla Holding di primo livello, e più mission specifiche per i vari settori in cui il gruppo opera. Ciò non vuol dire che ogni unità del gruppo ha una sua mission

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  8. Quando parliamo dell'esercizio del potere decisionale nella Governance dei gruppi, quanti e quali sono i livelli startegici "visibili"?

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    1. La strategia corporate, competitiva e funzionale.
      Le strategie corporate si riferiscono a tutto il sistema aziendale e riguardano ad esempio le strategie di portafoglio e quindi decisioni su come investire (es. se integrarsi a monte o a valle);
      Le strategie competitive si riferiscono alla leadership di costo, differenziazione e focalizzazione. Quindi ci saranno responsabili di business unit che andranno a decidere su come raggiungere il vantaggio competitivo;
      Le strategie funzionali, invece, riguardano le singole funzioni dell’azienda o del gruppo aziendale, ad esempio acquisti, produzione, vendita, finanza, risorse umane ecc.

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  9. Nei gruppi monobusiness le strategie corporate sono separate dalle strategia competitive?

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    1. Per i gruppi che operano in un solo settore di attività (monobusiness) quando si definiscono le strategiche corporate vengono definite anche le strategie a livello competitivo, non c’è quindi separazione. Nei gruppi multibusiness, invece, le strategie competitive sono in genere delegate ad altri soggetti, come i responsabili delle strategic business unit.

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    2. No perchè ho un unico business, quindi le strategie corporate comprendono le competitive.

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  10. La mission di Alcantara è in linea con la sharehoder theory?

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    1. No. Secondo la sharehoder theory; Alcantara dovrebbe svolgere il suo business focalizzandosi sul soddisfacimento dell'azionsta. Invece la mission di Alcantara è volta a garantire nel tempo un valore crescente per l'azienda stessa. Questo ci porta a pensare che, alla scadenza del brevetto, Alcantara potrà mantere una posizione di rilievo sul mercato.

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    2. Ed invece la mission di Camfin è in linea con la shareholder theory?

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    4. Si. Come indicato dalla società stessa per Camfin l'obiettivo è la creazione di valore per i propri azionisti. Tuttavia è da notare che come altre aziende, tale mission verrà realizzata attraverso una crescita sostenibile e duratura e nel rispetto degli interessi dei vari stakeholder. E' un po' come dire di seguire la shareholder theory ma avere un occhio di riguardo alle logiche di CSR e della stakeholder view.

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  12. Si può accostare una logica di massimizzazione del profitto nelle controvential industries?

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    1. In questi business bisogna fare attenzione perchè si possono arrecare danni considerevoli alla società. Ad esempio, le case farmaceutiche hanno come mission la salute delle persone, però allo stesso tempo devono fare profitto per investire in R&S e mantenere così in vita il loro business. Il profitto deve coesistere con la salute del paziente ma non deve essere messa davanti.

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    2. Lo si potrebbe fare, ma condizionerebbe in maniera negativa l'immagine e la reputazione dell'azienda in questione.
      Ad esempio, citando Lottomatica, se la stessa adottasse un fine del genere nella mission, può portare gli stakeholder a pensare di essere capace di raggiungere questa finalità in maniera anche irresponsabile e non eticamente corretta, magari spingendo con forme di gioco inadeguate o non del tutto legali..
      Per questo motivo, quando si va a definire la mission bisogna fare molta attenzione, soprattutto se al centro della stessa si pone l'azionista e il raggiungimento del solo profitto.

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  14. In merito alla BCG, perchè la curva del successo passa per le stars e poi finisce alle cash cow? Ed inoltre perchè le stars non hanno flussi positivi e le cash cow si?

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    1. Innanzitutto nella matrice Boston Consulting Group andiamo ad analizzare gli utili ed i flussi di cassa. La matrice prevede un “percorso” per raggiungere il successo che non culmina nel quadrante relativo alle Stars ma quello riguardate le Cash cow. Questo perché nel primo caso (stars) riusciamo a generare utili (flussi di cassa operativi) ma questi vengono completamente assorbiti dai flussi di investimenti necessari da effettuare in un mercato in crescita come quello in cui ci si trova: generando addirittura flussi di cassa negativi. Mentre nel caso della Cash Cows si riescono a generare utili come prima ma questi non vengono assorbiti da piani di investimento essendo il mercato in questo quadrante non più in crescita (gli forti investimenti non sarebbero giustificati). Quindi possiamo dire che raggiungiamo il successo in questo ultimo quadrante perché riusciamo a trasformare gli utili conseguiti in flussi di cassa rispetto alla situazione precedente.

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    2. Perchè nel momento in cui l’impresa entra in un nuovo settore, creerà un nuovo business, la cui quota di mercato relativa sarà, conseguentemente, alquanto esigua: si può facilmente associare tutto ciò al quadrante della matrice question mark. Concentrandosi su questo nuovo business, l’impresa investirà in maniera pesante su di esso, sperando che esso si dimostri una proficua fonte di profitti e si trasformi in una star.
      E’ risaputo, tuttavia, che prima o poi il tasso di crescita del settore è destinato a diminuire, dunque, il business star è destinato a diventare un cash cow. Si è visto che una caratteristica importante del quadrante cash cow è quella di garantire una elevata liquidità all’azienda: ed è proprio grazie a questa liquidità che l’impresa riesce a finanziare i nuovi business question mark e fare in modo che il percorso possa ricominciare.
      Si tratta dunque di un circolo virtuoso, in quanto i business, oltre ad assicurare un profitto all’impresa,riescono a garantire anche il finanziamento dei nuovi business su cui l’impresa decide di scommettere.

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  15. Il Gruppo ha una sua responsabilità giuridica?

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    1. Il gruppo non ha personalità giuridica, non ha un suo patrimonio. Di conseguenza parlando di responsabilità, la holding si assumerà responsabilità nei confronti delle sue controllate limitatamente al capitale che ha conferito.

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    2. La responsabilità della Holding nel caso in cui un'operazione danneggi gli azionisti di minoranza e/o i creditori sociali è una delle più importanti novità introdotte con la riforma del diritto societario del 2003 attraverso gli articoli 2497 e seguenti.

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    3. La responsabilità che si assume la Holding nelle società controllate è una responsabilità limitata al capitale che ha conferito.Il problema è che alcuni potrebbero utilizzare la struttura gruppo non con finalità volte alla creazione di valore ma come strumenti per espropriazione delle minoranze azionarie e dei creditori sociali quindi l'art 2497 afferma che se la holding attraverso l'esercizio della attività di direzione e coordinamento arreca un danno ai creditori sociali e alle minoranze azionarie ne risponde oltre quello che ha conferito. Quindi di fatto l'art 2497 porta ad una responsabilità che non è più limitata ma va oltre quando l'attività di direzione e coordinamento viene esercitata a danno delle controllate e in particolare dei loro stakeholder.

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    4. Riferendomi al commento di Elisabetta, perchè la richiesta di pubblicità dell'art. 2497bis è di fondamentale importanza?

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    5. Rispondendo a Christian il 2497-bis comma 1 recita così "La società deve indicare la società o l'ente alla cui attività di direzione e coordinamento è soggetta negli atti e nella corrispondenza, nonché mediante iscrizione, a cura degli amministratori, presso la sezione del registro delle imprese di cui al comma successivo." è fondamentale in quanto la possibilità per la controllata di dichiarare espressamente di essere soggetta ad attività di D&C può essere a vantaggio del gruppo, perchè in questo modo gli investitori sono tranquilli che vi è un soggetto (holding) responsabile illimitatamente, e non solo per quanto conferito, per azioni od attività a danno delle minoranze.

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  16. Tra le strategie corporate, uno dei compiti strategici fondamentali riguarda la definizione dei prezzi interni di trasferimento dei beni e servizi tra le consociate. Ma quando ci sono scambi qual'è il prezzo interno dei beni e servizi? E inoltre, dove vengono pagate le imposte?

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    1. Possiamo ipotizzare di essere una società farmaceutica, che produce un farmaco in un Paese con tassazione molto più bassa rispetto a quella italiana. Considero la società italiana (società commerciale di quel gruppo) la quale afferma di non voler fare apparire troppi utili in quanto le tasse in Italia sono troppo elevate. La tendenza sarà quella di dire ad esempio, che se si hanno ricavi per 100 in Italia, significa che la holding vende il farmaco a 100 quando magari il costo dovrebbe essere 70, in questo caso si ha un margine di 30 e le tasse verranno pagate soltanto su quei 30. La holding corporate potrà fissare un prezzo di trasferimento del farmaco non a 70, ma magari a 100, 95 o 90: se lo fissasse a 100 non ci sarebbe margine e gli utili sarebbero paro a zero, dunque il margine viene portato nel Paese con pressione fiscale più bassa.

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    3. Di solito gli scambi all'interno di un gruppo si fanno a valori di mercato. Se così non fosse, esisterebbe il rischio di penalizzare le minoranze (a meno che non ci siano in atto vantaggi competitivi).
      Il reddito viene tassato SEMPRE nel luogo in cui viene prodotto. Anche per questo è molto delicato il tema dei prezzi interni di trasferimento; questi potrebbero essere calibrati in modo da trasportare redditi in aree con una diversa fiscalità

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    4. Ottimo Mastrantonio.
      Frattali, meglio dire che di solito i gruppi "dichiarano" che gli scambi sono effettuati a condizioni di mercato

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  18. Qual è l obiettivo e i campi di applicazione delle matrici?Con riferimento alla bcg, questa a cosa si collega?

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    1. Le matrici vengono utilizzate dai manager del corporate . Il loro obiettivo è quello di rappresentare il posizionamento delle diverse unità di business relative al gruppo in relazione a due variabili: attrattività del settore (strategie a livello corporate) e posizione competitiva della SBU nel settore (strategie a livello competitivo). I campi di applicazione fanno riferimento al bilanciamento del portafoglio e alla gestione dei flussi finanziari tra SBU.
      Con riferimento alla BCG quando penso a questa matrice, devo pensare principalmente alle partecipazioni di controllo che il gruppo può avere in alcuni business.

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  19. Tutte le società hanno una mission?

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    2. No, ma la maggior parte delle società hanno una mission. Ad esempio le holding finanziarie che pur non avendo una funzione operativa, anche esse, (come abbiamo visto nel caso di CAMFIN) hanno come mission massimizzare il valore per gli azionisti. Ma ci sono alcuni tipi di società che svolgono solo la funzione di strumento successorio, pensiamo alla sapa della famiglia agnelli che nello statuto prevede la presenza solo di consanguinei come accomandatari. Questi tipi di società non hanno mission, sono identificate solo nel loro oggetto sociale presente nell’atto costitutivo.

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  21. In che modo la strategia è legata al concetto di economicità? In che modo questo si lega a quanto accaduto tra general motors e ford?

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    1. Il concetto di economicità è fortemente legato a quello di strategia, infatti abbiamo che per raggiungere l’economicità è necessario ottenere: l’efficacia strategia che rappresenta “fare le cose giuste” e l’efficienza operativa che riguarda “il modo giusto per farle”. Questi due concetti sono perfettamente in linea con la definizione di Cavalieri sulla strategia aziendale, come possiamo vedere nel passaggio dove troviamo “realizzare la massima possibile compatibilità prospettica tra impresa e ambiente”. Quindi per massimizzare questa compatibilità (ovvero rappresenta soddisfare il cliente) è necessario fare le cose in modo efficiente ed efficacie. In merito al caso General motors e Ford, quest’ultima perse la competizione perché troppo focalizzata sul come fare le auto per renderle accessibili (inefficacie) a tutti non ascoltato i cambiamenti dell’ambiente, quando in realtà come ci dice la scala dei bisogni di maslow, ora le vetture erano qualcosa di diverso e rappresentavano una status symbol (quindi che doveva essere maggiormente personalizzato anche ad un prezzo maggiore) concetto che apprese a pieno GM, la quali si focalizza molto “sul fare le cose giuste”.

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  22. Perchè le strategie corporate, le strategie competitive e le strategie funzionali sono dette strategie visibili?

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    1. Perche quando si studia un gruppo sono quelle evidenti dal bilancio e dal sito internet dell'azienda

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  24. Potere farmi qualche esempio di strategie di portafoglio?

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    2. Un esempio può essere dato dal caso IBM. L'amministratore delegato ha capito che il futuro dell'IBM non era la produzione di hardware, ha quindi deciso di dismettere quel business (attraverso una partecipazione di collegamento in Lenovo) e di operare nell'ambito dei software.

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    3. OTTIMO. Grazie a Benedetti per aver richiesto esempi concreti

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  26. Qual'è il rapporto tra diversificazione e teoria dell'agenzia?

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    1. La diversificazione richiede un elevato grado di delega ai manager di divisione che sovrintendono le strategie e le operazioni delle proprie divisioni. Questo comporta senz'altro un maggior potere nelle mani di quest'ultimi, che a loro volta potrebbero far leva sulla libertà decisionale concessagli per raggiungere dei fini che potrebbero non apportare benefici alla Holding. Pertanto, con la diversificazione, si moltiplicano i problemi di agenzia..E questo portò molti a sostenere che fosse più conveniente attuare il processo di diversificazione acquistando titoli finanziari od investire in fondi comuni d'investimento. Ciò portò, in alcuni casi, perfino al cambiamento del core business (caso IBM).

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    2. I due concetti trovano connessione in quanto, ogni volta che il gruppo decide di diversificare la sua attività (entrando in nuovi business più o meno correlati) ha la necessità di delegare il potere. Questa comporta un incremento di complessità organizzativa oltre che al rischio di comportamenti opportunistici dei manager destinatari della delega: Gli stessi potrebbero infatti approfittare del mancato monitoraggio continuo da parte della holding per governare nel loro esclusivo interesse o in quello della società specifica, facendo venire meno l'ottica sistemica.
      Per questo è diventato conveniente diversificare attraverso l'acquisto di titoli in fondi comuni d'investimento, i quali diversificano il rischio trovando possibile applicazione in diversi comparti finanziari.

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  27. Perchè alcuni gruppi controllano società finanziare che operano addirittura con margine negativo?

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  28. Perchè alcuni gruppi controllano società finanziare che operano addirittura con margine negativo?

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    1. Molto spesso le finanziarie che appartengono al gruppo operano con un margine negativo per facilitare la vendita dei prodotti sul mercato. Ad esempio, SAVA (società finanziaria appartenente al gruppo FIAT) raccoglieva capitale pagandovi interessi per il 5 % e poi sul mercato concedeva finanziamenti ai clienti ad un tasso dell'1% (considerato come costo del venduto nel consolidato di FIAT). Ovviamente il margine era negativo ma comunque ciò agevolava la clientela nell'acquisto di un'auto FIAT.
      Avere una società finanziaria nel gruppo consente, quindi, sia una differenziazione dell'attività e dei prodotti da offrire alla clientela sia (ulteriore ragione per cui tenere una soc. fin. nel gruppo) l'entrata facilitata in comparti finanziari, favorendo il passaggio da attività di differenziazione ad attività di diversificazione (diventa come una Banca per il gruppo).

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  29. Tra i compiti strategici a livello corporate, cosa si intende per "definizione dei mercati di riferimento delle controllate"?

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    1. Definire i mercati di riferimento delle controllate significa stabilire l'ambito di attività delle stesse, lasciandole libere di operare (approvvigionamento e collocamento) all'esterno del gruppo o solo esclusivamente all'interno.
      Nel primo caso avremo che questa stessa scelta può essere interpretata come incentivo a evitare comportamenti opportunistici o troppo superficiali, sviluppando nelle unità un impegno costante volto all'economicità.
      Nel secondo caso le unità sono obbligate a operare solo nell'esclusività del gruppo, configurandosi cosi come società captive.

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  31. cosa s'intende per problema di agenzia?

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    1. Secondo la teoria dell'agenzia tale problema deriva dal fatto che i manager sono opportunisti e il loro unico scopo è la massimizzazione della propria utilità personale. Per risolvere questo problema bisognerebbe incentivare i manager mediante le stock option.

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  32. Se un'impresa è multi business, può utilizzare più strategie allo stesso momento?

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  33. Se un'impresa è multi business, può utilizzare più strategie allo stesso momento?

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  34. si, e sopratutto c'è una distinzione tra strategie corporate e strategie competitive;ci sarà inoltre una strategia competitiva differente per ogni unità specifica.

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  35. Qual'è la differenza tra portafoglio con diversificazione correlata e non correlata?

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    1. si ha diversificazione correlata quando l’azienda entra in nuovi mercati sfruttando sinergie di gruppo (ad esempio un'azienda produttrice di calzature che entra nel mercato dell'abbigliamento sfruttando i medesimi canali produttivi) mentre si ha diversificazione non correlata quando l'azienda entra in nuovi mercati producendo beni che non hanno nessun legame con le attività tradizionali che tale azienda svolge.

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  36. Perchè creare valore per i propri azionisti alcune volte può voler dire distruggere l'azienda?

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    1. La mission di creare profitto e dunque valore per l'azionista è stata introdotta dalla shareholder theory. Tale teoria pone al centro degli obiettivi dell'azienda la creazione di valore per l'azionista ma, come sappiamo, l'azionista può guadagnare anche quando l'azienda opera con minore economicità oppure quando non pone le basi per il mantenimento delle condizioni di economicità nel futuro. Dunque se si crea valore per l'azionista non è sempre vero che si crea valore anche per l'azienda perchè l'azionista spesso è interessato al solo guadagno nel breve termine e non al mantenimento degli equilibri aziendali.

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  37. come si individua l'OSF (orientamento strategico di fondo)?

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  38. come si individua l'OSF (orientamento strategico di fondo)?

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  39. come si individua l'OSF (orientamento strategico di fondo)?

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    1. L'OSF in realtà può non essere esplicito, perchè rappresenta l'identità profonda dell'impresa, ma si può desumere analizzando la società o il gruppo considerando, rispondendo a domande del tipo "qual'è l'ambito di attività?" "quali sono i fini e gli obiettivi di fondo?" "Qual'è la filosofia organizzativa e gestionale?", più si entra nello specifico più è possibile capire la vera ragion d'essere della società.

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